Nuove tecniche diagnostiche non invasive per l'aterosclerosi

Oggi è la Giornata Mondiale del Cuore. Per ricordare l'importanza della prevenzione

Nuove tecniche diagnostiche non invasive per l'aterosclerosi

di Antonio Bartorelli

Quando parliamo di prevenzione delle malattie del cuore , parliamo innanzitutto di aterosclerosi, una patologia cronica che interessa la parete dei vasi arteriosi non solo coronarici ma anche di altri distretti vascolari. I fattori di rischio principali sono la familiarità, per la quale non vi è ovviamente prevenzione, e altre condizioni come principalmente il fumo, il diabete, l’ipertensione arteriosa e l’ipercolesterolemia per le quali sono possibili svariate strategie preventive. Per quanto riguarda lo stile di vita, una corretta e sana alimentazione, l’astensione dal fumo e l’attività fisica sono capisaldi strategici sia nei soggetti sani che abbiano o meno fattori di rischio sia in coloro nei quali la malattia aterosclerotica sia già stata diagnosticata. Per quanto concerne i farmaci, oggi abbiamo una vasta scelta di sostanze valide e con ridotti effetti collaterali per controllare efficacemente l’ipertensione arteriosa, il diabete e l’ipercolesterolemia

La  diagnosi di aterosclerosi dei vasi arteriosi periferici con l’ecografia Doppler permette oggi con una tecnica semplice, poco costosa e non invasiva di indagare in modo molto accurato svariati distretti vascolari quali quello carotideo, l’aorta addominale, le arterie renali e quelle degli arti inferiori. Le coronarie non sono invece visualizzabili con l’ecografia e fino ad alcuni anni fa l’unica metodica era la coronarografia invasiva. Essa consiste nell’inserimento di un catetere in un arteria periferica, femorale o radiale, che avanzato fino ad imboccare le coronarie, permette di iniettare nelle stesse un mezzo di contrasto rendendole visibili ai raggi X. Oggi in molti casi è possibile visualizzare con accuratezza le coronarie mediante un esame non invasivo, la TAC coronarica che richiede unicamente l’iniezione del mezzo di contrasto in una vena periferica. La risonanza magnetica cardiaca non è utilizzata per visualizzare le coronarie ma fornisce informazioni utilissime sul funzionamento del cuore, sulla presenza di sofferenza ischemica e sui danni infartuali, su alcune malattie che colpiscono primariamente il muscolo cardiaco e sulle ripercussioni negative sul cuore stesso delle malattie valvolari. Queste nuove tecnologie diagnostiche hanno ridotto notevolmente il ricorso alla scintigrafia miocardica.  Le ultime novità della ricerca , per quanto concerne l’aterosclerosi vascolare, gli sforzi maggiori sono volti a comprendere meglio gli svariati meccanismi fisiopatologici al fine di sviluppare strategie preventive nei suoi confronti. Per quanto riguarda le procedure di angioplastica coronarica, numerosi studi sono in corso sulle nuove metodiche di visualizzazione delle coronarie sia di tipo non invasivo, come appunto la TAC coronarica, sia di natura invasiva come la tomografia a coerenza ottica. Ulteriori ricerche sono in svolgimento per testare stent di nuova generazione e nuovi schemi terapeutici al fine ampliare e ulteriormente migliorare i risultati di queste procedure.

 



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