L'estate è per tutti un momento di svago e spensieratezza, aumentano i viaggi, le vacanze e di conseguenza le conoscenze, le relazioni con persone nuove, e perché no, anche i rapporti occasionali che facilmente contribuiscono alla diffusione delle malattie sessuali, se avvengono senza l'uso delle giuste precauzioni
Un recente articolo della Fondazione Veronesi sul sesso e sulla contraccezione, dichiara che in Italia un ragazzo su dieci non usa il preservativo: l'indagine è stata condotta da Skuola.net in collaborazione con la Società Italiana di Contraccezione (SIC) su 7.000 studenti. In particolare un giovane su tre è sessualmente attivo, ma risulta poco informato rispetto all'uso dei vari metodi contraccettivi e poco consapevole rispetto alle conseguenze a cui è esposto: infatti, l'11% del campione studiato non farebbe uso di preservativi, né ricorrerebbe ad altri metodi.
Le infezioni sessualmente trasmesse sono in aumento, i dati dei centri di infettivologia italiani ne hanno riscontrato un notevole incremento negli ultimi 3-4 anni.
In estate la situazione diventa rilevante, in quanto, secondo il Prof. Massimo Andreoni, Responsabile dell'Unità Operativa di Malattie Infettive di Tor vergata, nel periodo successivo a quello estivo, si registra un picco assoluto annuale di pazienti che accedono ai servizi per le infezioni sessualmente trasmissibili. Si tratta di un gruppo di infezioni molto diffuse, provocate da microbi di diversa natura, quali batteri, nel caso della sifilide o la gonorrea, funghi nel caso della candida, virus come il papilloma virus, l'HIV o le epatiti.
Attualmente, l'infezione più diffusa è quella da papilloma virus, per la quale è fondamentale la vaccinazione, gratuita per le adolescenti, causa, in alcuni casi, del cancro alla cervice uterina, dell'ano e delle condilomatosi genitali ed anali.
La percezione del rischio di queste patologie è sempre più bassa ed inoltre anche la poca informazione e assenza di un'educazione alla sessualità contribuiscono alla diffusione di comportamenti sessuali disfunzionali; una maggiore diffusione di informazioni e di attività di prevenzione potrebbero di gran lunga ridurre la probabilità di contrarre infezioni, e non solo quelle pericolose e maggiormente conosciuta, come l'HIV e le epatiti, ma anche quelle infezioni a volte asintomatiche come la clamidia, che se trascurata e non trattata adeguatamente, può danneggiare la fertilità della donna.
Per avere informazioni e risolvere dubbi, è possibile rivolgersi al servizio di Consulenza Telefonica, anonimo e gratuito, dell'Istituto di Sessuologia Clinica di Roma, al numero 06. 85356211, attivo dal lunedì al giovedì (con una pausa estiva del mese di agosto) dalle ore 15.00 alle ore 19,00, in cui sarete accolti e supportati da un team di consulenti con una formazione in sessuologia clinica.
Ringrazio la dottoressa Vanessa Russo per la collaborazione