L’eiaculazione precoce è una difficoltà stabile e persistente del controllo volontario dell’eiaculazione, che avviene in seguito ad una minima stimolazione e senza che il soggetto lo desideri. È uno dei disturbi sessuali più diffusi, con un'incidenza che va dal 5 per cento al 40 per cento degli uomini sessualmente attivi, questo range così ampio è dato dalla difficile definizione del disturbo, in quanto la durata “normale” di un rapporto sessuale è variabile da coppia a coppia e condizionata da fattori esterni ed interni. Il trattamento dell’eiaculazione precoce avviene attraverso diverse metodologie, ogni terapia è individualizzata a seconda del paziente e dell’entità della problematica.
Attenti agli acquisti online
La precocità eiaculatoria porta l’uomo a sperimentare un vissuto di frustrazione che mina la sua virilità e la sua identità di uomo; ciò spesso genera un sentimento di vergogna che incide sui tempi di consultazione medica e psicosessuologica, e lo induce a trovare rimedi autonomamente, attraverso metodi poco sicuri, consigli di amici, o acquisti di prodotti online. Vasto utilizzo hanno le creme e i preservativi cosiddetti “ritardanti”, a base di sostanze anestetiche che riducono l'intensità delle sensazioni a livello del glande, e anche farmaci assunti per via orale, indipendentemente da indicazione di specialisti: in Europa il Priligy, è il farmaco maggiormente utilizzato.
L’innovazione per il trattamento dell'eiaculazione precoce ci viene dal 20° Congresso Europeo di Medicina Sessuale tenutosi lo scorso marzo a Lisbona, in cui è stata presentata una nuova terapia: si chiama Fortacin, uno spray ad azione locale a base di lidocaina e prilocaina, una coppia di anestetici locali, che deve essere spruzzato esclusivamente sul glande, 3-5 minuti prima del rapporto, con la durata media d'azione di un paio d’ore: la dose raccomandata è di tre spruzzi e nell’arco di 24 ore possono essere utilizzate massimo di tre dosi.
Come sono andati i test
Il farmaco ha dimostrato la propria efficacia attraverso studi clinici internazionali. Il primo trial clinico è stato completato nell’agosto del 2003, dimostrando un’efficacia significativa nell’aumentare il tempo di latenza medio dell’eiaculazione intra-vaginale. Da allora è stato oggetto di diversi studi negli Stati Uniti, Canada ed Europa, coinvolgendo oltre 1.100 individui. L’ultimo studio è stato completato nel luglio 2009, dove il farmaco ha aumentato significativamente il tempo di latenza intra-vaginale di almeno sei volte rispetto al basale. Lo spray Fortacin sembra aumentare i tempi della penetrazione, ritardare l’orgasmo e migliorare la sessualità.
Nonostante l’efficacia dello spray, quando ci troviamo a fare i conti con una difficoltà della sfera sessuale, è sicuramente consigliabile affrontarla con un approccio integrato, ciò significa non curare superficialmente solo il sintomo, ma prendersi cura anche del contesto. E’ importante quindi rivolgersi ad una equipe che comprenda medici specialisti e psicosessuologi, che lavorando insieme possano aiutare la persona nella sua specifica individualità.
Ringrazio per la collaborazione la dottoressa Vanessa Russo