La proposta di Legge del ministro della salute Lorenzin di introdurre l'obbligatorietà vaccinale per l'accesso alla scuola dell'obbligo servirà ad armonizzare iniziative ad oggi prese in maniera autonoma da Regioni come Toscana, Emilia Romagna, Venezia Giulia e Lombardia, e in discussione in altre Regioni. Questa misura va letta nell'ottica di un'attenzione verso la salute pubblica. Dopo decenni di campagne vaccinali mondiali, con centinaia di milioni di dosi somministrate, non c'è spazio per alcun dubbio riguardo all'efficacia dei vaccini nell'allontanare le malattie infettive dalla popolazione. Considerare scomparse certe malattie come la difterite o la poliomielite solo a ragione delle migliorate condizioni igienico-sanitarie è un errore sia da un punto di vista storico che scientifico. I microbi e i virus non scompaiono nel nulla ma continuano a circolare (come provano i vari focolai epidemici nel mondo di molte malattie da noi ormai rarissime come la poliomielite). L'unica difesa efficace è addestrare il nostro corpo a difenderesti grazie all'immunizzazione derivante dai vaccini.
Là dove la copertura vaccinale è bassa, le epidemie riesplodono rapidamente. L'incertezza o addirittura il timore verso i vaccini sono sentimenti del tutto ingiustificati. I vaccini oggi hanno profili di sicurezza superiori alla maggior parte dei farmaci che assumiamo quotidianamente senza pensarci due volte. Coi vaccini vengono iniettate le stesse proteine che incontreremmo durante la malattia, con il vantaggio che però non ci ammaliamo, ma semplicemente alziamo le nostre difese immunitarie. Il rischio di avere reazioni avverse gravi è centinaia o migliaia di volte inferiore a quello di ammalarci a causa del patogeno contro cui ci vacciniamo. Di fronte alla scarsa sensibilità della popolazione all'importanza delle vaccinazioni, era necessario attuare uno strumento che tutelasse i più deboli: bambini, anziani, ammalati, soprattutto quelli che non possono vaccinarsi. Due altre azioni però sono necessarie per rendere veramente efficace questa legge: una migliore e più ampia informazione al cittadino sui benefici delle vaccinazioni e sui rischi correlati ed uno sforzo da parte delle istituzioni per aiutare le famiglie, specie quelle più in difficoltà, ad effettuare le vaccinazioni obbligatorie: chiamando, sollecitando, offrendo servizi flessibili e che vadano incontro alle esigenze delle famiglie.