Quante foto scattiamo ogni giorno con i nostri telefonini? Quanti selfie, quanti ritratti, quante “panoramiche”? Una decina? Un centinaio? Dipende dai giorni. Quello che è certo è che non abbiamo mai scattato tante foto da quando possiamo farlo con i telefonini, con gli smartphone, che hanno fotocamere a risoluzione sempre maggiore. Ma che fine fanno quelle foto? Hanno una vita fuori dal telefonini.
La verità è che raramente le stampiamo, ed è ancora più raro che finiscano in un album da sfogliare dopo qualche tempo come si faceva una volta. Quelle foto digitali, a volte molto belle, restano dimenticate nella memoria dei nostri telefonini, fino a quando non le cancelliamo per sbaglio quando portiamo i dati da un telefonino all’altro, o anche semplicemente per liberare spazio nell’archivio. Viste da questa prospettiva quelle foto così facili da scattare, che non ci costano nulla perché non c’è un rullino da comprare e sviluppare, spesso non hanno nessun vero valore.
Per questo mi colpisce il grande ritorno della Polaroid, una macchina fotografica leggendaria che stampa immediatamente le foto che scattiamo. Quella della Polaroid è una delle più belle storie del mondo dell’innovazione legata alla fotografia. L’azienda nasce dall’intuizione che uno scienziato americano ebbe durante una vacanza con la figlia: era il 1944 e lei gli chiese perché non poteva vedere subito la foto che avevano scattato. Lui era un genio: si chiamava Edwin Land, al suo attivo si contano 535 brevetti che portano il suo nome. Grazie ad alcuni di essi nel 1937 era nata la società Polaroid che faceva rullini fotografici , che svolse un ruolo importante nella seconda guerra mondiale e che inventò la fotografia istantanea.
Non era solo un fatto di tempo, le Polaroid stampavano foto bellissime, artistiche, e infatti sono state adottate dai grandi fotografi dell’epoca. Poi è arrivato il digitale, l’azienda è andata in crisi e nel 2008 è fallita. Ma un manipolo di appassionati non si è arreso, ha rilevato il tutto per riportarlo in vita e lo ha chiamato Impossible project, il progetto impossibile. Ce l’hanno fatta: da oggi si può ordinare la One Step 2, costerà quasi 120 euro, un prezzo accessibile. Quello che colpisce è il prezzo dei rullini: 16 euro per otto scatti. Sono 2 euro a foto. Tanti soldi. Ma così forse le foto che scattiamo torneranno ad avere un valore. Le scattiamo perché sono importanti e vogliamo averle. Conservarle. La materialità di queste foto subito stampate le rende oggetti unici, preziosi, irripetibili. E’ la possibile rivincita degli atomi sui bit. L'ennesima, dopo i dischi in vinile e i libri di carta.
E’ una scommessa, quella di Polaroid Originals, una sfida difficile, ma ha un senso.