Dieci anni fa fu venduto il primo iPhone. Le due lezioni di questa storia
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Dieci anni fa fu venduto il primo iPhone. Le due lezioni di questa storia
Dieci anni fa, oggi, il primo iPhone arrivava sugli scaffali dei negozi negli Stati Uniti. Era stato lanciato da Steve Jobs a gennaio, e da allora era montata una incredulità che in qualche caso sfociava nell’ilarità: mai davvero qualcuno vorrà usare quella cosa lì?, dicevano i capi di Nokia e BlackBerry che dominavano il mercato dei telefonini. Sono passati dieci anni esatti e sono stati venduti un miliardo e 200 milioni iPhone. Mai nella storia in così poco tempo sono stati venduti così tanti esemplari di un prodotto (228 al minuto, di media). Per arrivare a un miliardo di bambole, la Barbie ci ha messo quasi 60 anni. L’accendino Zippo è sopra quota 500 milioni di pezzi, ma ci ha messo più di 80 anni. Il Walkman della Sony, che pure ha cambiato il modo di fruire della musica per molte generazioni, si è fermato a 200 milioni di esemplari in 30 anni.
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In questi 10 anni è cambiato tutto. E’ cambiato per la Apple, che è diventata la società con il valore di Borsa più alto del mondo grazie al fatto che dall’iPhone dipendono i due terzi dei suoi ricavi (leggi qui). Ed è cambiato per tutti noi, al punto che se incontrate un ventenne vi guarda stupiti quando gli dite che fino a poco tempo fa i telefonini servivano solo a telefonare. Le ragioni di questo successo sono state indagate e raccontate da molti: studiandole ne ho ricavato due lezioni per chi vuole fare innovazione. La prima è che la semplicità vince sempre. Quando stavano facendo il progetto Steve Jobs decise che l’iPhone avrebbe dovuto avere un solo tasto e nessun libretto di istruzioni. Doveva essere facile.
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La seconda lezione è che vince chi si apre: può sembrare paradossale dirlo per un prodotto Apple, che è in realtà un mondo chiuso a tutti gli altri. Eppure è così: quando uscì l’iPhone non c’era lo store, il negozio online, da cui scaricare le app: chi lo comprava trovava installate solo 15 app firmate Apple e basta. Ci volle un altro anno, fino al luglio 2008, per avere finalmente uno store dove tutti gli sviluppatori del mondo potevano vendere la loro app. Oggi quelle disponibili sono oltre due milioni e 200 mila. Il vero tesoro dell’iPhone, e di tutti gli altri smartphone, sono le app sviluppate da altri.
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L'articolo del Guardian sul come l'iPhone ha "cambiato ogni cosa".
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