Come è andato il vertice del centrodestra al quale Salvini non ha partecipato
Il leader del Carroccio non si è fatto vedere ad Arcore perché l'incontro doveva rimanere riservato. FI, Lega e FdI hanno comunque fatto il punto sulle candidature per le elezioni regionali

Il segretario del partito sardo d'azione Solinas in Sardegna, l'europarlamentare azzurro Cirio in Piemonte, il senatore di FdI Marsilio in Abruzzo, il forzista Cannizzaro in Basilicata e si sarebbe cominciato a parlare anche dei candidati sindaci nelle prossime tornate amministrative: questi "i passi in avanti" di cui ha parlato Antonio Tajani al termine del vertice del centrodestra convocato ad Arcore. I nomi potrebbero essere ufficializzati nei prossimi giorni.
Speranze e ironie
A villa San Martino però Salvini non si è fatto vedere. Perché - hanno fatto sapere fonti leghiste - il vertice avrebbe dovuto rimanere riservato, "sono sopraggiunti altri impegni", hanno poi precisato dopo che il vicepremier ha chiamato Berlusconi.
Al vertice c'era Giorgetti. E il sottosegretario alla presidenza del Consiglio non avrebbe nascosto - riferiscono fonti parlamentari - le difficoltà per la difficile coesistenza tra M5s e Lega.
Osservazioni certamente già fatte in altre occasioni ma sono bastate le perplessità manifestate dal numero due del partito di via Bellerio ad accendere nuove speranze in FI e in FdI sulla durata del governo giallo-verde. "Cadrà a breve", la convinzione di Berlusconi degli azzurri mentre Fratelli d'Italia ironizza sulla 'relazione' tra Salvini e Di Maio: "Questo è il problema degli uomini che hanno l'amante", dice la Meloni che è stata avvisata del forfait del segretario della Lega quando ormai in treno aveva raggiunto Arcore. Irritazione anche da parte del Cavaliere, mitigata dalla telefonata del ministro dell'Interno nel pomeriggio.
Salvini non vuole mettere Di Maio in difficoltà
Salvini ha preferito di fatto non creare fibrillazioni nel governo, con Di Maio in difficoltà, "anche se non ha bisogno di essere difeso". Ma un 'big' del Carroccio non nasconde come in questo momento, con la Lega che viaggia su gradimenti altissimi, un ritorno nella casa del centrodestra "avrebbe potuto - questa l'osservazione - portare ad una erosione nei sondaggi".
Dunque meglio lasciare i due piani separati: alleanza alle regionali e nessuna discussione sui temi politici. Del resto con Giorgetti, viene riferito, si è parlato soprattutto delle amministrative e non della legge del conflitto d'interessi sull'editoria - rilanciata dal Movimento 5 stelle - o di questioni tv. E neanche del global compact, la battaglia per cui FdI scenderà oggi in piazza.
Fdi e FI non faranno mancare il proprio sostegno sulle leggi che facevano parte del programma del centrodestra (legittima difesa per esempio) ma continueranno ad invitare il proprio alleato a staccare la spina al governo. Una prospettiva che Salvini ha perlomeno allontanato. "Nessuna maggioranza alternativa, questo governo va avanti per tutta la legislatura", ha sottolineato il responsabile del Viminale ieri mattina a Skytg24. "Ma Giorgetti - insistono da FI - non ha escluso nulla...".
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