Gentiloni è intervenuto per scongiurare un passo indietro della Boschi?
Retroscena sulla prima edizione della mozione Pd su Bankitalia. Renzi: Visco confermato? Non sarà una sconfitta per me

I 'boatos' di Montecitorio accreditano la tesi che Maria Elena Boschi fosse a conoscenza della prima versione della mozione dem su Bankitalia. Per Mdp e Movimento 5 stelle basta questa traccia per mettere nel mirino la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio. Accusandola di conflitto d'interessi, di voler difendere la causa renziana ai danni della stabilità del Paese.
È dovuto scendere in campo il premier Paolo Gentiloni. Mettendo due punti fermi. Il primo: sulla guida di palazzo Koch deciderà basandosi sulle prerogative a lui attribuite dalla legge e ispirate esclusivamente al criterio di salvaguardia dell'autonomia dell'Istituto. Dunque, non si terrà conto delle tensioni interne al Pd e verrà difesa a spada tratta l'indipendenza dell'organismo di via Nazionale. Altra mossa importante è stata quella di far sapere che l'ex ministra delle Riforme gode della sua fiducia. Un intervento arrivato, sottolineano fonti renziane, per mettere a riparo un esponente dell'esecutivo finito nel tritacarne mediatico.
"Gentiloni - spiega un 'big' dem - ha voluto blindare la Boschi per evitare strumentalizzazioni ma anche per scongiurare tentazioni di un suo passo indietro". I fedelissimi dell'ex premier non gradiscono certo questo clima di veleni che, questa la tesi, minano ad indebolire il vertice renziano. Ovvero colpire la Boschi ma mettendo nel mirino il segretario. Gli attacchi a Maria Elena Boschi? "Se vuole spiegherà il governo ma mi pare l'abbia già fatto", ha tagliato corto l'ex presidente del Consiglio.

Visco provato dalla durezza dello scontro
La tensione sulla vicenda Bankitalia non accenna a diminuire. Chi ha incontrato ieri il governatore Visco lo ha trovato provato dallo scontro ma assolutamente determinato ad andare avanti. Al momento il premier Gentiloni punta a dare continuità alla guida di palazzo Koch, il Cdm che dovrebbe affrontare la questione è fissato per il 27 ottobre. Agli atti resta però il distinguo di Renzi. Fonti parlamentari dem sostengono che non ci siano stati contatti in queste ore tra il Nazareno e palazzo Chigi. Ha sentito Gentiloni? "Tutto bene", la risposta sibillina dell'ex premier che ha ribadito la sua posizione: "Il governo ci ha chiesto di modificare il testo e così abbiamo fatto". Ed ancora: "Non è lesa maestà immaginare il rinnovo del governatore di Bankitalia. Tra la difesa dei risparmiatori e il galateo istituzionale preferisco la difesa dei risparmiatori".
Renzi: nessuna sconfitta se Visco sarà confermato
La tesi è sempre la stessa: "Se Gentiloni e Mattarella confermeranno Visco a Bankitalia non sarà una sconfitta per me perchè io non ho fatto un discorso di nomi. Se il governo vuole cambiare il governatore della Banca d'Italia lo farà. Ma il funzionamento della Banca d'Italia non è stato un granché. Si può dire?. Mi chiedo anch'io perchè ci sia stata questa levata di scudi a favore di Visco. Mi sono chiesto: ma cosa ho toccato? Non so se sono poteri forti, ma tra stare coi cittadini o coi banchieri non ho dubbi". "Qualcuno - ha sottolineato l'ex premier - ha detto che è un'ingerenza, vada a vedere cosa diceva prodi nel 2005 su Fazio o cosa dicevano Bersani e Casini nel 2011, quando si trattava di rinnovare dopo che Draghi era diventato presidente della Bce. Da sempre la politica discute, non togliendo le funzioni al presidente del Consiglio".
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