La comunicazione social dei Comuni spiegata ai Comuni
La formazione si pone un obiettivo: permettere a social media manager, addetti stampa, comunicatori dei nuovi media in genere, di uscire dalle stanze in cui, spesso pionieristicamente, quasi sempre poco compresi, lavorano a una particolare e moderna attività comunicazione

Se la comunicazione è sempre più social, se attraverso i social ci si informa, si prende posizione, si condividono le opinioni su programmi tv (e si demoliscono opinionisti di mestiere), si sceglie perfino per chi votare, perché mai per i Comuni dovrebbe essere diverso? In effetti no, non lo è. Anzi, proprio l’istituzione per sua natura più prossima ai cittadini, ha bisogno di canali veloci per informarli.
E infatti, sia pure con discrete differenze di sensibilità e di azione, la gran parte dei Comuni e la maggioranza dei sindaci adoperano i social network come uno sportello attivo ventiquattr’ore al giorno, funzionale alla comunicazione ordinaria e a quella straordinaria, una finestra aperta per farsi conoscere e per gestire con tempestività le emergenze.
Nessuna sorpresa, quindi, se le giornate di formazione “La comunicazione social dei Comuni” organizzate dall’associazione dei Comuni (Anci) e dall’Associazione PA Social, appena aperte le iscrizioni, hanno riscosso un enorme successo appunto tra i tantissimi che lavorano nelle redazioni digital degli enti locali. L’iniziativa prenderà il via a Roma, il 25 febbraio. Quindi verrà ripetuta il 4 marzo nella Capitale e poi a Bari (il 22 marzo) e a Milano (il 12 aprile).
La formazione, della durata di sette ore e per la quale i giornalisti possono ottenere sette crediti formativi, si articola in due momenti: uno che aggiorna i destinatari con una sessione più teorica su quanto si muove a livello nazionale rispetto alla nuova comunicazione pubblica, l’altro che approfondisce, con un laboratorio pratico e lo studio di casi, i meccanismi di funzionamento di social network e chat.
Ma fondamentalmente la formazione si pone un obiettivo: permettere a social media manager, addetti stampa, comunicatori dei nuovi media in genere, di uscire dalle stanze in cui, quasi sempre poco compresi, lavorano a una particolare e moderna attività comunicazione. Iin questa occasione, per condividere percorso ed esperienze. In futuro, per fare squadra comune.
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