Snapchat celebrerà l’eclissi mostrando le potenzialità di una delle sue ultime novità, Snap Map. Si tratta della funzione che permette agli utenti di geo-localizzare, in una mappa, i propri amici e di farlo attraverso degli alter ego virtuali. Un luogo interattivo dove poter vedere quello che è stato appena condiviso dai contatti della propria cerchia, o anche solo da alcuni di essi. In maniera visibile o in incognito, come fantasmi.
Tutto è nato qualche mese fa con l’acquisizione, da parte di Snap Inc., di Zenly. La startup francese, costata all’azienda di Even Spiegel ben 213 milioni di dollari, ha costruito l’architettura che sta dietro alla mappatura di Snap Map, attiva dallo scorso giugno. Gli avatar che compaiono sullo schermo, invece, sono frutto del lavoro di un’altra startup, Bitmoji, acquisita nel 2016 per altri 100 milioni di dollari. Un’unione di esperienze che ha dato vita al prodotto finale su cui oggi, Snapchat, sembra davvero puntare con decisione.
Avatar con gli occhiali da sole
Snapchat, come racconta Business Insider, ha deciso di creare, con l’eclissi, il suo primo “Actionmoji”. Alcuni amici, su Snap Map, verranno visualizzati con degli occhiali scuri e con il collo rivolto verso il cielo. Non solo. Gli utenti potranno navigare nella mappa per vedere i video e le foto che verranno realizzati per raccontare l’evento. Tutto in movimento, senza sosta. In più saranno disponibili anche dei filtri creati per l’occasione, una scelta seguita anche dall’acerrimo rivale, Instagram.
Un team di Snapchat, inoltre, creerà una storia includendo il materiale ufficiale proveniente dalla NASA e dagli account ufficiali del governo americano. Insomma, si tratta del primo vero tentativo di personalizzazione di un’esperienza, geo-localizzata, che coinvolge un numero elevatissimo di persone. Per molti è un test che servirà a Snapchat per proporre coperture simili, ovviamente sponsorizzate, di concerti, incontri sportivi o altre manifestazioni di grande richiamo mediatico.
Condividere, osservare, immergersi
L’ultima volta che si è manifestata un’eclissi del genere i social non esistevano ancora. E neanche quelli che chiamiamo telefonini intelligenti. Anche per questo sarà, per davvero, la prima volta in cui, grazie a video, foto e storie, ci troveremo immersi in una rapidissima successione di emozioni. Dimenticandoci, forse, di guardare l’unica cosa che conta davvero: il cielo.