Il martirio della carità: Francesco dà il via alle riforme dottrinarie
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Il martirio della carità: Francesco dà il via alle riforme dottrinarie
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Martirio della carità: offrire la propria vita per aiutare i fratelli

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Sì, perché le ricadute del Motu Proprio “Maiorem hac dilectionem” sono destinate a segnare la vita della Chiesa nei secoli a venire, un po’ come avvenuto per i suoi predecessori con i dogmi mariani.
  • PIO IX con l’Immacolata Concezione
  • PIO XII con l’Assunzione di Maria
  • GIOVANNI PAOLO II: L’unico pronunciamento in campo di fede di in effetti riguardava il no al sacerdozio femminile (un tema comunque destinato ad essere parzialmente rivisto con l’ammissione delle donne al diaconato che era stata sollecitata dal cardinale Carlo Maria Martini e sarà presumibilmente varata da Bergoglio).
  • BENEDETTO XVI ha innovato con il motu proprio Summorum pontificum introducendo la coabitazione tra la forma ordinaria e quella straordinaria (in latino) del rito romano.
  • FRANCESCO: nei 4 anni di questo Pontificato l'unica grande riforma in tema di dottrina riguarda la comunione ai divorziati risposati prevista caso per caso con l'Amoris laetitia, ma si tratta di un provvedimento di tipo pastorale e non di un pronunciamento dogmatico.

Fra Cristoforo dei Promessi Sposi e quei religiosi in lotta contro l’ebola

Con l’uscita di Muller le riforme ora sono possibili

Allora il Pontefice ha risposto. ‘Bene. Cardinal Müller, volevo solo farle sapere che non estenderò il suo mandato come Prefetto della Congregazione per la Fede’”.
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