La seconda serata di Live di XFactor si apre con un video interamente dedicato a Sfera Ebbasta, una sanissima presa in giro che insiste sulla sua frase precedente al primo live, dove sosteneva che ballottaggi finali ed esclusioni avrebbero riguardato altre squadre e non la sua. Per la serie “Ipse Dixit”: prime due manche, entrambe le sue ragazze in nomination e alla fine l’esclusione di Mariam, che era anche una che aveva dei numeri, certamente più di Giordana, che chissà quali colpe sta espiando vestendosi come un panettone. Ma vabbè…
Booda (6,5): Era logico che Samuel si portasse ai live almeno una formazione con la quale provare a ripetere le memorabilia dei suoi Subsonica. Loro sono abbastanza malleabili in questo senso. Il sound è contemporaneo e loro sanno stare sul palco, che quest’anno ritroviamo perennemente in versione musical, una roba che “anche meno, fratello”. Maionchi giudicandoli sostiene che nell’esibizione è mancato un po' di erotismo, e chi siamo noi per contraddirla?! È sempre, in ogni caso, un giudizio intelligente. In realtà il pezzo, “Take There” dei DJ Skrillex e Diplo, insieme alla canadese Kiesza, è stato eseguito bene, ma possono dare di più.
Giordana Petralia (6): Abbandonato il look da cast di “Quattro matrimoni e un funerale”, alla giovane Giordana viene fatto indossare un abito nero con annessa giacca di pelle, che fa un po' segretaria che canta sul bancone del bar durante un addio al celibato, una scena che ci ha spesso regalato grandi gioie, ok, il problema è che lei c’ha 17 anni e le calza poco. Ma almeno a 'sto giro si capisce perché Sfera Ebbasta l’ha portata con sé ai live: la ragazza canta e canta bene. Ha anche una certa rabbia nel timbro che non guasta, purtroppo funziona meno televisivamente, gli altri concorrenti in questo partono con un paio di posizioni di vantaggio. Comunque piacevole la sua esecuzione di “Summertime Sadness” di Lana Del Rey.
Enrico di Lauro (4,5): non che il ragazzo manchi di carattere o di “faccia”, ma stona. Ora, capiamo che possa alle volte, in una o due esibizioni nell’arco di tutta la stagione, rappresentare un giochetto anche vincente, giusto per sporcare un po' il tutto e renderlo più interessante, ma qualcosa non va, ma, soprattutto, alla fine dell’edizione ci devi arrivare. La prende giusta Sfera Ebbasta quando gli chiede di “tirare fuori le palle”, ecco. Ce ne vogliono per confrontarsi con “Cieli immensi” di Patty Pravo. Infatti ne esce a pezzi e va a casa. Giustamente. Forse un progetto troppo a lungo termine per i tempi di un talent musicale o forse semplicemente un investimento sbagliato da parte della Ayane.
Nicola Cavallaro (6): Ne abbiamo visti di Nicola Cavallaro passare dal palco di X-Factor, talmente tanti che ora non ci viene in mente il nome di nessuno, perché poi sono tornati tutti fuori dai radar. Che dire? Canta molto bene, il timbro è accattivante, ma scorre tutto via liscio. O tira fuori l’asso dalla manica, anche magari tornando alle ballad, oppure lo vedremo presto a casa. Ha cantato un rap che gli hanno infilato addosso e gli calzava come un jeans xs a vita alta su Giuliano Ferrara. Male. Soffocante.
Sierra (7,5): aspettiamoci una quota “Anastasio” in tutte le edizioni da qui alla morte del format. Ovvero i rapper che prendono una base e cantano, di fatto, inediti. Poi, se consideriamo che i due scrivono bene e sanno anche stare sul palco abbiamo già i primi finalisti. Niente da dire, con Samuel ci faranno divertire fino alla fine, dove arriveranno.
Lorenzo Rinaldi (5,5): L’impressione è che con un altro taglio di capelli non avrebbe vinto nemmeno una birra al karaoke sotto casa. Scherzi a parte, non è che canti male ma non riusciamo proprio a capire come catalogarlo, dove vuole andare e nemmeno cosa vuole fare.
Sofia Tornambene (7): Sofia Tornambene nella sua esibizione ci porta in una realtà vagamente postapocalittica, una realtà dove, per esempio, “Fix You” è cantata da Sofia Tornambene. Scherziamo, dopo una prima esibizione dove ha letteralmente fatto a pezzi “L’ultimo bacio” di Carmen Consoli, la giovane Sofia ha cantato molto bene, la delicatezza del pezzo le dona. Ha ragione la Ayane, dovrebbe divertirsi un po' di più.
Marco Saltari (6,5): Immaginatevi quelle situazioni imbarazzanti dove ti ritrovi vestito come Frank Sinatra mentre tutti intorno a te portano jeans e maglietta dei Nirvana. Ecco, immaginate che in questa situazione state assieme ad una ragazza che vi piace da pazzi e che volete conquistare a tutti i costi. Ad un certo punto della serata spunta regolarmente un superfigo con i rasta che imbraccia una chitarra e ammiccando dolcemente comincia a cantare e bene un evergreen strappamutande. Guardi negli occhi la ragazza che è con te, che lo osserva con gli occhi brillanti, e in quella luce annega anche l’ultima speranza di riuscire a strapparle anche solo un sorriso. E nel vostro intimo lo sapete che è tutta colpa di quello stronzo di rasta superfigo con la chitarra. Ecco Marco Saltari è evidentemente il rasta in questione. Ha stile, canta bene qualsiasi cosa canti. Una calamita vivente, uno che mentre noi stiamo a contarci i capelli che troviamo nel lavandino ogni sera, sembra aver capito tutto della vita.
Seawards (7): Anche questa è una specialità di casa XFactor: la band voce e chitarra. L’impressione che danno è di una di quelle band finlandesi che passano dalla tua città un venerdì sera in apertura di una band più grossa e del quale compri immediatamente il cd. Un cd che non ascolterai mai più, che servirà soltanto a darti un tono quando dai un passaggio alla collega con la quale vuoi provarci. Puliti, bellissima lei, più gelido lui, in tv funzionano molto. Piacevoli.
Davide Rossi (8): Se avessimo gli ultimi euro in tasca e dovessimo scommettere su un vincitore di questa edizione di XFactor, lui sarebbe sicuramente l’ultima scelta. Non che non sia bravo, anzi, stasera tira fuori dal cilindro forse l’esibizione più divertente e personale della serata. È stato davvero bravissimo, vagamente Elton John.
Eugenio Campagna (7,5): prima puntata Aiello, seconda puntata Giovanni Truppi….abbiamo capito: Eugenio è la quota indie dell’edizione, questo a dimostrazione del fatto che XFactor, più di ogni altro show musicale, è sempre molto attento a quello che è il reale panorama musicale italiano. Lui interpreta molto bene un brano assolutamente meraviglioso, “Scomparire” del suddetto Truppi, e l’emozione è palpabile.
I giudici
Sfera Ebbasta (5): è forse quello più candidamente lucido nel giudizio sui ragazzi; come se fosse una webcam accesa su un qualsiasi ragazzo che sta guardando il programma seduto sul divano di casa. E finchè sta nel suo, sorride e tira su il pollice, va anche bene; non riempie il vuoto lasciato da Fedez, che manca eccome, ma va bene. Poi, quando vuole tirare fuori i muscoli, la differenza di spessore, perlomeno con i due colleghi al tavolo, è evidente. “La classifica parla, Spotify parla” rivolto ad una cantante della classe di Malika Ayane è una caduta di stile imperdonabile, una vera signora lei a non rispondere per le rime e ricordare che se i ragazzi su Spotify ascoltano tanto lui e molto meno lei è perché in linea di massima, di musica, ci capiscono pochino.
Mara Maionchi (6): ha promesso a una bambina di non dire più le parolacce e l’ufficio legale di Sky ha già prontamente sporto denuncia per danni. Sta piccola sta già dietro le sbarre. Si scherza, anzi, è eticamente corretto che il personaggio vada oltre le parolacce. Tra l’altro, diverte uguale. Brava.
Malika Ayane (8): scelte strane per i suoi concorrenti, scelte che in qualche modo hanno complicato la situazione. Televisivamente parlando è la nuova scelta più azzeccata, è nata per ricoprire questo ruolo. Almeno un voto in più per come ne esce dalla lite con Sfera Ebbasta. Una regina.
Samuel (6,5): silenzioso, poco incisivo, ma le sue scelte sono di gran lunga le migliori, le più cool, e la sua strategia è chiara. Forse non vincente, ma molto interessante. Fa parlare la musica, sulla carta ci sta, in tv un po' meno.