A molti la maglia verde dell'Italia proprio non è piaciuta. Ma c'è un motivo 
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A molti la maglia verde dell'Italia proprio non è piaciuta. Ma c'è un motivo 

A molti la maglia verde dell'Italia proprio non è piaciuta. Ma c'è un motivo

Jorginho 
GIUSEPPE MAFFIA / SPORTPHOTO24 / DPPI
- Jorginho 
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Più importante è soffermarsi su quello che c'è dietro. Si chiama "resistenza al cambiamento" e pare che sia motivata dalla paura. È come se fossimo carcerati che, chiusi in una cella fetida, non facciamo nulla per scappare e ce ne stiamo fermi ed immobili rincantucciati in un angolo perché convinti che, quando sentiremo i passi della guardia che si avvicina, non sarà per donarci la libertà ma per portarci in una cella ancora peggiore.

Mi permetto di fare questa considerazione importante a proposito di una cosa di poco conto come il colore della terza maglia di una squadra calcistica, perché vincere queste convinzioni infondate dipende da una lotta personale che va fatta tutti giorni a partire dalle piccole cose. È estremamente pericoloso farsi vincere dalla logica per cui "si può andare solo di male in peggio" perché quella struttura mentale castra ogni possibilità di migliorare.

La levata di scudi contro la nuova maglia mostra con chiarezza che, quando arriva il momento di cambiare, ciò che pesa di più non sono le ragioni che spingono verso la trasformazione, bensì le emozioni che la accompagnano. La maglia verde, di per sé, come ho appena spiegato, era solo ripescare un pezzo della nostra storia, ma questo è "un ragionamento", non un emozione. L'emozione è solo quella di vedere Bonucci verde invece che azzurro, e quindi un po' strano perché diverso.

Come sono le nostre reazioni rispetto agli ultimi aggiornamenti di whatsapp? Negativi? Ci lamentiamo che dovremo reimparare qualcuna delle nostre abitudini nel digitare e che non se ne può più delle novità? Se è così siamo su una brutta strada. Rendiamocene conto e tiriamo le conseguenze perché, se dovesse vincere in noi la voglia che tutto rimanga così come è, che si faccia come si è sempre fatto perché "si è sempre fatto così", vorrebbe dire che dobbiamo cambiare il nostro modo di vedere le cose e di vivere.
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