Ora che facciamo: denunciamo tutti gli artisti che parlano di droga nelle canzoni?
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Ora che facciamo: denunciamo tutti gli artisti che parlano di droga nelle canzoni?

Ora che facciamo: denunciamo tutti gli artisti che parlano di droga nelle canzoni?

Droghe 
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L'esposto di Malan

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Gli artisti da incriminare

  1. Eugenio Finardi nella sua Scimmia scrive “Il primo buco l'ho fatto una sera a casa di un amico così per provare/e mi ricordo che avevo un po' paura c'è molta violenza in un ago nelle vene/ma in un attimo una fitta di dolore un secondo da aspettare/poi un'ondata dolce di calore quasi come nell'amore/e poi mi son lasciato andare completamente rilassato/in un benessere artificiale come mai avevo provato”.
  2. Gli Afterhours, in La sottile linea bianca, provano a mascherarsi dietro la lirica, forse prevedendo prima o poi accuse di questo tipo, ma quando scrivono “Bianco calore/Scalda il mio amore/Bianco calore/Sfondami il cuore” il riferimento alla cocaina è fin troppo evidente.
  3. I Prozac+ “istigano” già a partire dal nome della band, è innegabile, non contenti il successo che li porterà a riservarsi uno spazio nella storia della musica si intitola “Acida”, e se proprio aveste ancora qualche dubbio sulla loro colpevolezza basta leggere qualche strofa tipo “Che viaggio strano quando tornerò, poi lo rifarò, poi lo rifarò/Così lontano non son stata mai, non son stata mai, già ripartirei/Mi sento bene un po' stordita, ma gioiosa, ma gioiosa
  4. Vasco Rossi quando cantava Bollicine, con la quale vinse il Festivalbar del 1983, fece arrabbiare non poco la Coca-Cola che addirittura, secondo fonti non confermate, minacciò anche denuncia. La canzone è un inno “sloganato” sui benefici della bevanda americana. Molti però, forse anche alla luce dei fatti di cronaca dell’anno seguente, che videro il rocker di Zocca finire davvero dietro le sbarre a causa della detenzione di più di venti grammi di cocaina, rilessero il testo come un elogio alla cocaina. Effettivamente qualche dubbio viene “Coca cola… e sei protagonista/coca cola… per l’uomo che non deve chiedere…..mai!!!/..con tutte quelle tutte quelle bollicine…/coca cosa?” ma si tratta di malpensanti.
  5. Gli Articolo 31 conquistano il successo con la canzone “Ohi Maria”, che parte con un inequivocabile urlo che recita “Legalizzala!” seguito da ovazioni. Nel testo J-Ax, all’epoca ancora in società con Dj Jad, parla dell’amore verso questa Maria e il riferimento alla Marijuana non sfugge ai più, e d’altra parte il ritornello non potrebbe essere più chiaro: “Ohi Maria, ti amo/Ohi Maria, ti voglio”
  6. Anche Neffa rischia di finire dietro la lavagna, la sua “Io e la mia signorina”, che molti hanno sempre recepito come allegrotta canzone d’amore, sarebbe in realtà dedicata proprio alla marijuana. Non ci credete? Basta leggere il testo con attenzione “io e la mia signorina stiamo bene insieme/nella mia mano c'è un fiore quando voglio un bacio me ne da di più/abita al piano di sopra e dopo un po' mi dice chico vieni su/voglio lei perché brucia sempre/è l'unica che è vera veramente”.
  7. Cosa sarebbe stata la nostra canzone d’autore senza Rino Gaetano? E se leggessero con la lente di ingrandimento il testo di “A Khatmandù”? “Si fumava non ci davano la sola/Uno sguardo o soltanto una parola/Ci bastava per capire/Dove il lupo va a guaire/E la notte quei ricordi della sera/Fra i fumi degli spini e la barbera/Ci facevano pensare/Dove il lupo va a sbranare
  8. Anche Pino Daniele avrebbe rischiato di non fare parte delle nostre vite se qualcuno si fosse accorto che in “Putesse essere allero” parlava degli effetti della marijuana “E dimme quacchecosa nun me lassà accussì/stasera sto sballato che voglia 'e partì/…Putesse essere allero see you nu spinello 'mmocca”.
  9. Alberto Camerini, l’Arlecchino del rock italiano, oggi ha 68 anni e potrebbe scontare a distanza di tempo le conseguenze di aver scritto e pubblicato la dimenticabilissima “Fatti una canna”, che recita “Fatti una canna e balla/Se dormi troppo e non riesci a fare niente/Quando vorresti ballare con la gente/Sali su una foglia di cultura/Respira il profumo di natura
  10. Indimenticabile poi il verso di Stefano Rosso, che sosteneva nel classico in “Una storia disonesta” quanto fosse bello “due amici, una chitarra e uno spinello”, ma nel 2008 purtroppo è venuto a mancare.
  11. Chi è certamente sotto rischio è Francesco Bianconi, leader dei Baustelle, una delle realtà autoriali più importanti nel nostro Paese. Potrebbero essere guai se qualcuno si ricordasse del testo di “Charlie fa surf”, specie quando dice “e vado in chiesa e faccio sport/prendo pastiglie che contengono paroxetina/Io non voglio crescere/andate a farvi fottere
  12. Samuele Bersani va anche oltre, compromettendo la storia d’amore tra due innamorati che si chiamano con il nome di due psicofarmaci. La canzone si intitola infatti “En e Xanax” ed è una delle più belle canzoni d’amore scritte nella nostra lingua. Peccato che i due alla fine “si anestetizzavano con le loro lingue al gusto di menta e marijuana”, il che fa finire l’autore bolognese tra i potenziali proibiti per legge.
  13. Anche Zucchero rientra nella lista e in maniera abbastanza subdola. Storico ormai infatti il suo messaggio subliminale alla fine di “Miserere” che, se ascoltato al contrario recita chiaramente “hashis... eroina e droga”. Rientrerà anche lui nella lista degli istigatori? Ma soprattutto, Luciano Pavarotti ne era al corrente quando prestò la sua voce per lo storico duetto?
  14. E che dire del mitico Nino D’Angelo che cantava senza mezzi termini “O’ spinello”, chiedendo nel testo “Dateme no' speniello faciteme Fumà/Napule questo me da, Napule questo ce da”. Forse qualcuno potrebbe anche accusarlo di razzismo nei confronti della sua stessa Napoli?
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