Si può scontare una condanna facendo risse in tv? La domanda l'ha posta il magistrato Nunzia Gatto che ha chiesto ai giudici della Sorveglianza di Milano di far tornare Fabrizio Corona in carcere. La questione chiama in causa le stesse scelte del Tribunale che, a partire dal 21 febbraio scorso, ha concesso all'ex 're dei paparazzi' l'affidamento terapeutico provvisorio in una comunità per liberarsi dalla "dipendenza psicologica dalla droga".
Una strada alternativa, prevista in caso di gravi problemi di salute come i suoi, all'esecuzione delle pene accumulate negli ultimi anni, anche per i famosi 'fotoricatti' ai vip. E via via i giudici hanno sempre più allargato le maglie delle prescrizioni - all'inizio molto rigide quanto a libertà di movimento e orari di rientro - concedendogli di svolgere, previa autorizzazione di volta in volta, la sua attività lavorativa che consiste nelle serate nei locali e nelle 'ospitate' in televisione.
Violazioni e risse in tv
Il ragionamento in sè non fa una piega: il panettiere fa il pane, Corona fa le 'serate'. Ma per la rappresentante della pubblica accusa, l'ex agente fotografico si è spinto ben oltre l'elasticità che la legge poteva concedere in un caso unico come il suo, abusando dell'autorizzazione generale a esercitare le sue attività. In aula Nunzia Gatto, rappresentante della Procura Generale, ha mostrato i video delle sue più recenti intemperanze, soffermandosi in particolare sulla lite al 'Grande Fratello Vip' con la conduttrice Ilary Blasi, tema i precedenti sentimentali del marito Francesco Totti.
"Questa può essere definita l'espiazione di una pena?", si è chiesta il magistrato, facendo riferimento anche alla mancanza di autorizzazioni specifiche da parte del Tribunale a partecipare al reality. In aula sono passate anche le immagini di Corona in un locale che scandiva, assieme ai suoi fan, l'epiteto 'caciottara', già attribuito alla Blasi sul piccolo schermo.
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Per l'accusa ce n'è abbastanza per revocargli l'affidamento e farlo tornare dentro, sancendo così la 'sconfitta' dei giudici della Sorveglianza che gli hanno dato fiducia. Addirittura con 'effetto retroattivo' nel senso che anche i 9 mesi in teoria scontati presso la comunità terapeutica verrebbero 'cancellati' e Corona dovrebbe scontarli di nuovo. La decisione dei giudici è attesa nei prossimi giorni.