Bruxelles indica la linea per la mobilità del prossimo futuro
La Commissione europea presenta l’ultimo tassello del mosaico di proposte per la mobilità. Lo fa con un terzo pacchetto di proposte legislative che pone al centro l’innovazione del settore

La Commissione europea presenta l’ultimo tassello del mosaico di proposte per la mobilità. Il futuro prossimo? Elettrico e a guida autonoma. L’Esecutivo UE chiude il cerchio e indica la sua idea di mobilità del futuro: lo fa con un terzo pacchetto di proposte legislative che pone al centro l’innovazione del settore.
Mentre il primo gruppo di norme - detto L’Europa in movimento - si focalizzava su sicurezza e taglio delle emissioni, e il secondo pacchetto legislativo - che come si evince dal nome, “Mobilità pulita” - pone al centro la decarbonizzazione del settore, l’ultimo tassello del puzzle punta dritto sull’innovazione. E disegna un sistema di mobilità sicuro, pulito, connesso e automatizzato.
Sicuro perchè l’obiettivo (non poco ambizioso) di Bruxelles è zero vittime sulla strada entro il 2050. Pulito, perchè proponendo per la prima volta norme contro la CO2 per i veicoli pesanti la Commissione completa la sua agenda per trasporti a basse emissioni. Inoltre, un ruolo determinante nel capitolo “mobilità pulita” del pacchetto è occupato dai veicoli elettrici.

Bruxelles indica una serie di misure per supportare la produzione di batterie in Europa. Infine, la mobilità del prossimo futuro è connessa ed automatizzata. E’ questo il punto focale del terzo pacchetto, quello che non a caso si ritaglia anche una finestra nel prossimo Bilancio UE: la Commissione starebbe cioè pensando all’istituzione di un nuovo partenariato per garantire un approccio consolidato verso la ricerca nel settore della mobilità automatizzata.
Un programma c’è, una roadmap pure. Quanto alle risorse, la Commissione mette subito sul piatto 450 milioni per finanziare progetti che contribuiscono alla sicurezza stradale e alla digitalizzazione dei trasporti. La call, che resterà aperta fino al 24 ottobre, pone particolare attenzione alla digitalizzazione dei trasporti, alla sicurezza stradale e ai sistemi multimodali.
Ancora nessuna indicazione dettagliata per quanto riguarda l’ammontare degli investimenti nella filiera delle auto elettriche, ma Bruxelles annuncia fondi per sostenere ricerca e innovazione, oltre a meccanismi di finanziamento europei dedicati. Del resto, a ottobre scorso, quando era stata annunciata la nascita dell’Alleanza UE per le batterie si era parlato di muovere oltre 2 miliardi di euro di finanziamenti pubblici e privati per il settore.
Ma al di là degli annunci, l’UE ha già messo ingenti risorse già a disposizione per sistemi di trasporto green, digitali ed automatizzati: nel solo programma Horizon 2020, dedicato alla ricerca e all’innovazione, ci sono oltre 944 milioni per i trasporti.
I prossimi bandi si apriranno tra settembre e dicembre e riguarderanno una varietà di tematiche: dai veicoli condivisi, connessi ed altamente automatizzati all’elettrificazione delle aree urbane, dalla multimodalità alla riduzione delle emissioni.
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