Bisogna triplicare gli sforzi per limitare l’aumento della temperatura sulla Terra

I leader del G20 che si sono riuniti in Argentina (dal 30 novembre al primo dicembre) non hanno mostrato grande attenzione alle questioni climatiche. Secondo il Financial Times i 20 Grandi avrebbero pianificato una dichiarazione annacquata per le pressioni di Stati Uniti e Arabia Saudita

Bisogna triplicare gli sforzi per limitare l’aumento della temperatura sulla Terra
 Afp
 La manifestazione per il clima di Bruxelles

È ancora possibile limitare l'aumento della temperatura ma per raggiungere l'obiettivo fissato dalla Conferenza sul clima di Parigi, i paesi devono triplicare i loro sforzi entro il 2030. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Unep (United Nations Environment Programme) che valuta il divario tra le emissioni previste per il 2030 e i livelli per raggiungere gli obiettivi dell'accordo di Parigi. Il tutto a pochi giorni dall'inizio dei negoziati Onu sui cambiamenti climatici in Polonia (COP24).

Nel 2017 le emissioni sono tornate ad aumentare dopo tre anni

“Ora più che mai, è necessaria un'azione senza precedenti e urgente da parte di tutte le nazioni”, scrive l’Unep ricordando il fatto che, nel 2017, sono aumentate le emissioni nell’atmosfera dopo tre anni in cui erano rimaste stabili. Nel 2015, nella capitale francese, 195 Paesi si impegnarono a restare "ben al di sotto dei 2 gradi rispetto ai livelli pre-industriali", con l'impegno di "portare avanti gli sforzi per limitare l'aumento di temperatura a 1,5 gradi". Il rapporto Unep mostra, inoltre, che i paesi del G20 non sono affatto sulla buona strada su quanto è necessario fare a livello di singoli Stati (NDC, National Determined Contributions) e devono aumentare le politiche e le azioni per ridurre le emissioni di gas serra.

I leader del G20 che si sono riuniti in Argentina (dal 30 novembre al primo dicembre) non hanno mostrato grande attenzione alle questioni climatiche. Secondo il Financial Times i 20 Grandi avrebbero pianificato una dichiarazione annacquata per le pressioni di Stati Uniti e Arabia Saudita. “La bozza contiene un linguaggio più soft sulle azioni da intraprendere per il clima rispetto ai comunicati precedenti e la parte sugli impegni concreti da intraprendere pare sia molto annacquata per l’azione di lobbying dei due Paesi”, ha scritto il quotidiano londinese. In ogni caso, nella dichiarazione finale tutti i Paesi, ad eccezione degli Stati Uniti, hanno riaffermato il loro sostegno all’accordo di Parigi sottolineando il carattere “irreversibile” del patto.

Lo scorso anno record dei gas serra nell’atmosfera

Secondo l’Unep, lo scorso anno, le emissioni globali hanno continuato ad aumentare fino a 53,5 Gt (gigatonnellate) di CO2 equivalente mentre i gas sera hanno toccato il loro record a 49,2 Gt di CO2. Se nulla cambia, la temperatura nel mondo aumenterà di circa 3 gradi entro il 2100, incremento destinato anche negli anni a venire. Il tempo a disposizione è poco. Mancano poco più di dieci anni al 2030 e se entro quella data le emissioni non diminuiranno sicuramente vivremo in un mondo più caldo con tutte le conseguenze (negative) che ne deriveranno. 

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