Sui mutamenti climatici il Congresso non la pensa come Trump. Nemmeno un po'
Un rapporto sconfessa le convinzioni della Casa Bianca. Forse per questo è stato pubblicato quando nessuno se ne sarebbe accorto

"Il clima della Terra sta cambiando più velocemente che in qualsiasi altra epoca della storia della civiltà moderna, principalmente a causa delle attività umane. L'impatto del cambiamento climatico globale si sta già facendo sentire negli Stati Uniti ed è prevedibile che si intensificherà nel futuro".
A dirlo non è Greenpeace o qualche altra organizzazione ambientalista ma la Casa Bianca, il tutto mentre il presidente Usa cinguettava in modo ironico proprio sul cambiamento climatico. Il rapporto in questione è stato realizzato da scienziati di 13 agenzie federali statunitensi, commissionato dal Congresso e reso noto, suo malgrado, dalla Casa Bianca.
Secondo il Volume II del National Climate Assessment, il cambiamento climatico sta già mettendo a rischio la vita degli americani con "danni sostanziali e le temperature globali minacciano di crescere ancora". Il rapporto doveva uscire a dicembre ma la pubblicazione è stata anticipata. E qui è nato un giallo. Infatti secondo fonti interpellate dal New York Times, visto che il rapporto era già in stato avanzato di scrittura quando Trump si è insediato a gennaio 2017, piuttosto che cercare di modificarlo per minimizzare i risultati - iniziativa rischiosa politicamente e legalmente - si è scelto di pubblicarlo il pomeriggio del Black Friday, dopo il Thanksgiving, sperando nella scarsa attenzione del pubblico.
I danni all’economia Usa provocati dal cambiamento climatico saranno il doppio della crisi del 2008
Il rapporto è una clamorosa sconfessione delle convinzioni del presidente, Donald Trump, il quale, non perde occasione per prendersi gioco delle teorie scientifiche sul surriscaldamento del pianeta: "Questo è il giorno del Ringraziamento più freddo nella storia del Thanksgiving Day Parade a New York e uno dei più freddi Giorni del Ringraziamento in assoluto".
Secondo lo studio di 1.656 pagine i danni causati dal surriscaldamento provocheranno all’economia americana danni pari a centinaia di miliardi di dollari con perdite fino al 10% del Pil, il doppio di quelle della Grande Recessione del 2008.

Secondo il 'National Climate Assessment' inoltre l'impatto negativo non potrà che aggravarsi se non saranno adottate contromisure drastiche e immediate per ridurre le emissioni di gas ed effetto serra. Intanto all’orizzonte si profilano cause miliardarie contro l’amministrazione Trump.
Stando al New York Times, questo studio potrebbe essere utilizzato contro il presidente. "Il rapporto sarà usato in tribunale in modo incisivo", ha sostenuto Richard L. Revesz, esperto in diritto ambientale alla New York University. "Posso immaginare un avvocato che rappresenta l'amministrazione Trump interpellato da un giudice federale: 'Come è possibile che il governo federale fosse a conoscenza della serietà del problema e abbia messo da parte le regole che proteggono il popolo americano dal problema?' Potrebbero contorcersi per cercare una risposta".
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