Restart, il laboratorio degli artigiani del riuso: un po’ coworking, un po’ negozio

All'interno del laboratorio gli oggetti prendono nuova vita. Tutto grazie all'opera di tre maker animati dalla volontà di condividere progetti e idee innovative

Restart, il laboratorio degli artigiani del riuso: un po’ coworking, un po’ negozio

Restart è un laboratorio artigianale, nato nel 2012, centrato sul riciclo e sulla filosofia della condivisione. Ha preso vita nel mercato rionale "Piscine di Torre Spaccata" a Roma, a Cinecittà, nell’ambito di un più ampio progetto di riqualificazione del quartiere. È una delle prime esperienze di economia circolare della Capitale che combina l’attività di coworking artigianale sul riuso con l’idea di concept store (più che un negozio, un'esperienza di esplorazione).

Si tratta, dunque, di un laboratorio "open" che al momento ospita in pianta stabile tre figure creative dell’arte manuale che hanno in comune il desiderio di usare lo spazio in maniera innovativa: "Restart è soprattutto un luogo dove circolano idee, dove si ha una continua contaminazione di tecniche e scambio di conoscenze" si legge sulla pagina Facebook.

Restart, il laboratorio degli artigiani del riuso: un po’ coworking, un po’ negozio

Legno e metallo diventano arte

“Il laboratorio - ha spiegato Marco Lucino, fra gli animatori dell’iniziativa - in realtà riunisce diversi progetti” che ruotano intorno ad altrettante idee e pratiche di recupero: fra cui materiali di interior design. Marco Lucino in particolare si occupa di metallo con la sua RevoLù Art; Paolo Sancamillo recupera legno “e tutto quello che trova in strada” per AccattArt; Laura Bernard, tra gioeilli e accessori da indossare, con Snodi.Macrame. “L’economia circolare? E’ l’unico modo che abbiamo per vivere su questo pianeta” ha dichiarato ancora Lucino.

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Anche condivisione di buone pratiche

All'interno di Restart si sono avvicendati e si affiancano artigiani e artisti che, oltre a produrre, divulgano conoscenze e abilità acquisite negli anni, propongono corsi e workshop di diverse tecniche applicate a materiali differenti e di riuso funzionale e artistico. La lista dei prodotti a cui il laboratorio dona una nuova vita è lunghissima: Vinili, cd, musicassette e vhs, abbigliamento e tessuti, lampade e lampadari, giornali, fumetti e riviste, posateria varia, legni e pancali, cornici, valige e bauli.

Ma è l'aria che si respira all'interno di quei luoghi, portati in trasferta anche all'ultima Maker Faire romana, a far pensare che il mondo, per davvero, può diventare un posto migliore. Basta ascoltare, e condividere, idee e oggetti.



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