Le eco-capsule sparate a 1500 km/h: il progetto Pipenet

Arriva la quinta modalità di trasporto: un po' antica, molto moderna. E velocissima

pipenet posta pneumatica terni

Un progetto che vuole innovare il trasporto delle merci (e anche delle persone) in un'ottica di sostenibilità ambientale. Una quinta modalità, alternativa alla gomma, al ferro, alla nave e all’aereo su cui stanno lavorando, guidati dall'ingegnere Franco Cotana, da 15 anni all'Università degli Studi di Perugia (in particolare i ricercatori del Ciriaf, il Centro di Ricerca Interuniversitario sull’Inquinamento e sull’Ambiente Felli).

Da un’intuizione di Verne

Si chiama Pipenet ed è una rete di condotti ad aria evacuata in cui viaggiano capsule, recuperabili, ad altissima velocità, spinte da motori elettrici alimentati da energia rinnovabile (fotovoltaico in particolare). Una sorta di evoluzione della posta pneumatica immaginata da Verne, che garantirebbe alta capacità di trasporto, decongestione del traffico stradale, minori emissioni in atmosfera e sonore, maggiore efficienza energetica, riduzione del numero di incidenti su strada. E che permetterebbe inoltre di inviare merce facilmente deteriorabile come frutta e verdura in così poco temo da bypassare il problema della conservazione.

Capsule sparate a 1500 km orari

"La merce - ha spiegato un ricercatore esperto del Pipenet Dario Bigi - si muoverebbe in capsule a 1500 km all'ora. E' un sistema che non inquina e che non fa rumore". Non solo capsule. Il progetto prevede anche stazioni di arrivo e partenza, con l'ultimo tratto di servizio che nelle intenzioni sarebbe coperto da macchine elettriche e droni.

Esiste già a Terni

"Pensiamo di poter affiancare il Pipenet alle infrastrutture già esistenti, come vecchie condutture di gas non più in uso - ha aggiunto Bigi - inoltre la struttura ha bassi costi di realizzazione: 2 milioni a km, sicuramente minori rispetto alla costruzione di ferrovie ed autostrade". Il progetto è in fase di sperimentazione al Polo Scientifico di Terni, dove è stato costruito un prototipo lineare di 100 metri. "Per il pilota poi pensiamo al Molise, a Civitavecchia, alla pedemontana in Veneto o anche in Austria e in Germania".



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