Da una matita realizzata con polvere di grafite recuperata dai processi di lavorazione industriali degli elettrodi per lo stampaggio, la base e la fonte di ispirazione per nuovi processi produttivi anch’essi innovativi, anch’essi nell’ottica del riuso. La matita si chiama Perpetua e Zantech è nome del materiale di cui è composta. G_PWDR Tecnology, invece, è il nome di un nuovo modo per tingere i tessuti, grazie al quale la polvere di grafite recuperata e miscelata, consente di tingere le stoffe con benefici dal punto di vista industriale ed ambientale e di saltare il passaggio di finissaggio, riducendo i tempi di produzione, consumando il 90% in meno di acqua e il 47% in meno di energia rispetto ai normali processi di tintura.
Smaltire scrivendo
Perpetua e G_PWDR Tecnology sono state sviluppate da una PMI innovativa veneta fondata nel 1994 che si chiama Alisea. “Ci occupiamo da anni di recupero e riuso dei materiali aziendali dei clienti - si legge sul sito - con i quali realizziamo oggetti per la comunicazione aziendale. I nostri clienti sono da sempre fonte di ispirazione: così, quando ci è stato chiesto se avessimo un’idea per smaltire diverse tonnellate di grafite, provenienti dalle lavorazioni di un nostro cliente, con elevati costi annui di smaltimento, abbiamo pensato: ”perché non smaltire scrivendo?”.
Al di là delle dinamiche industriali che spesso non colgono subito il potenziale di un’intuizione, abbiamo deciso di concretizzare la nostra idea e di affrontare la sfida in prima persona: un gruppo di lavoro formato da Alisea, un esperto di materiali e stampaggio e due designer hanno realizzato la “visione”. Nasce così Perpetua, la matita composta al 80% da grafite riciclata”.
Non è solo una matita
Con lo Zantech, ha spiegato il founder e CEO di Alisea Susanna Martucci, “noi riusciamo a cambiare il modo di produrre matite nel mondo. E’ un’invenzione italiana. Perpetua? Per noi non è una matita, ma è il modo di raccontare come scarti di materie prime, grazie all’innovazione, alle nuove tecnologie, al design italiano, alla creatività, possano diventare oggetti unici al mondo”. Per Martucci “Economia Circolare non vuol dire solo difendere l’ambiente, ma anche abbattere i costi di produzione, vuol dire poter tornare a lavorare in Italia, risparmiando sui costi dei materiali. Vuol dire - ha detto ancora - fare innovazione. Senza Economia Circolare non c’è futuro”.