"Le statistiche ci dicono che ogni giorno a Roma si muovono fino a 4,5 milioni di persone, questo è un piano che serve per ridisegnare la città insieme ai cittadini”. Parola di Virginia Raggi che ieri ha presentato PumsRoma.it, (Pums sta per Piano urbano mobilità sostenibile), un portale dove l’amministrazione comunale chiede ai cittadini consigli su come, cosa, e in che modo migliorare la mobilità del trasporto pubblico e privato a Roma. Ora, la cronaca di una presentazione è sempre un po’ fredda, quindi abbiamo deciso di provare questo Pums.
Un po' abituati a non avere altissime aspettative
In tutta onestà, va detto che quando la pubblica amministrazione è alle prese con 'Internetì, con i ‘portali’ e tutto ciò che riguarda la declinazione digitale di servizi al cittadino, finora si contano più fallimenti che successi. E per chi (come il sottoscritto) vive a Roma, questo è ancora più palese, abituati a applicazioni digitali e servizi al cittadino ‘online’ che spesso non sono altro che una complicazione in byte di burocrazie già incomprensibili ‘offline’. Questo esperimento è un po’ diverso. Pums è un portale ben fatto. Sin dal primo accesso appare intuitivo. Il login è facile, l’iscrizione non richiede troppe verifiche e in qualche minuto, dopo la conferma del proprio indirizzo email, si può navigare.
Una buona user experience che non ti fa perdere tempo
Quello che in gergo viene chiamata ‘l’user experience’ (o UX, banalmente ciò che una persona 'prova' usando un prodotto o un servizio) è di buon livello. Non ci si incastra, si comprende subito cosa il sito vuole da te, l'importanza del suggerimento che si dà. Si basa su una mappa di Google (soluzione semplice e funzionale, spesso ci si inventa mappe improbabili pur di non affidarsi a Big G). Una nota negativa alla guida popup su come navigare la mappa, che è un po’ d’impiccio, ma magari per utenti meno esperti può essere utile. Il menù a sinistra ti chiede quale tipo di intervento vuoi suggerire.
Trasporto pubblico, privato, logistica urbana, sicurezza stradale. Anche l’inserimento dei dati sembra piuttosto intuitivo, e una volta segnalata la problematica e l’area si caricano i dati e sulla mappa generale spunteranno le indicazioni dei cittadini. Le proposte si possono votare, e vengono ‘classificate’ per numeri si supporter e commenti ottenuti. L'organizzazione del sito, in generale, sembra
Perché è un buon esempio di digitale declinato alla politica
Nei credits si legge che è il sito è fatto dall'Università La Sapienza. Il portale alla fine è un buon lavoro. Una buona declinazione del digitale sui temi complessi come la mobilità urbana di una città che muove 4,5 milioni di persone al giorno. Finora non sembra aver avuto troppo successo: una decina le segnalazioni. Poche. Ad ogni modo, al di là di qualsiasi interpretazione ‘politica’ della questione, è apprezzabile questo modo di usare gli strumenti di ‘conoscenza’ del digitale per avere ‘dati’ dai cittadini. Una sorta di crowdsourching amministrativo se volete, ma partendo da una consultazione che serve ad ‘informare’ gli amministratori e a suggerire loro interventi. Che poi valuteranno. E i cittadini potranno a loro volta valutare i valutanti. In un circolo che messo così sembra virtuoso, e un buon modello da replicare. Magari con la stessa piattaforma. Una cosa non è chiara, che magari potrebbe essere una proposta. Perché non tenere aperto questo sito e dare conto degli interventi presi in considerazione e quelli no? Potrebbe essere una buona mappa per tenere sempre sotto controllo le criticità di Roma. E avere un piano urbano della mobilità sostenibile in perenne versione 'beta'.