In libreria sarà disponibile a breve un libro di cui oggi Vanity Fair anticipa qualche passo. Si chiama "La vita segreta", è edito da Adelphi, e sono 224 pagine in cui si raccontano, come da sottotitolo “Tre storie vere dell’era digitale”. Lo ha scritto Andrew O’Hagan, di cui si riporta uno stralcio molto interessante nel giornale in edicola, di cui vi riporto una piccola parte che mi interessa particolarmente.
In una delle storie si parla di Bitcoin. Di Satoshi Nakamoto, che tutti ritengono il padre della criptomoneta, ma che nessuno ha mai visto né sentito. E che per molti non esiste nemmeno, che probabilmente è il nome di un collettivo, legato ai valori, e all’estetica, cyberpunk. Lasciando l’origine di una delle rivoluzioni più potenti degli ultimi anni, Bitcoin e la Blockchain, nella più totale oscurità. Un mistero assoluto nell’epoca in cui pare impossibile nascondersi.
Per un periodo, ma alcuni ancora ritengono sia vero, l’identità di Nakamoto fu attribuita all’imprenditore australiano Craig Wright. Nel 2015 O’Hagan si mise sulle sue tracce e un anno dopo lo intervistò. Wright gli disse: “Sono io Satoshi”. Ne parlarono i giornali di tutto il mondo. Nel libro O’Hagan ripercorre quell’intervista. E racconta come è nato lo pseudonimo. Un bel passaggio. E un assaggio (dell’assaggio) del libro. Qui il dialogo tra Wright e O’Hagan.
- “Tominaga Nakamoto […] era un mercante, filosofo giapponese. Ho letto la traduzione delle sue opere, roba della metà del settecento”. “Un iconoclasta che criticò tutte le credenze della sua epoca”. - E Satoshi, invece? - “Significa ‘cenere’. La filosofia di Nakamoto è la via di mezzo del commercio. La via neutrale. Il nostro sistema attuale deve essere dato alle fiamme e ricostruito. A questo serve la criptovaluta - è la fenice”. - Quindi Satoshi è la cenere da cui la fenice…”. “Sì, è Ash, (cenere, in inglese). È anche il nome di uno stupido personaggio dei Pokémon. Il ragazzo con Pikachu. In Giappone Ash si chiama Satoshi”- Dunque in sostanza hai chiamato l’inventore di Bitcoin come l’amichetto di Pikachu? - “Già. Questo farà incazzare un bel po’ di persone”.