Tra Roma e Vienna è guerra sui migranti. Diario di bordo

Vienna che schiera i blindati al Brennero per proteggere i confini con l’Italia, Parigi e Madrid che chiudono la porta in faccia al nostro Paese negando l’accesso ai loro porti delle navi che salvano i migranti nel Mediterraneo, Juncker che esplode di rabbia in un’Aula dell’Europarlamento deserta, chiamata a dibattere proprio del tema dell’immigrazione. Non si stanno davvero scrivendo belle pagine per l’Europa in questi giorni. Nei nostri titoli campeggia proprio la ‘guerra’ fra Austria e Italia, con il ministro Minniti che non riesce a trattenere la sua ira e accusa i nostri vicini di “azione ingiustificata”, mentre il ministro degli Esteri Alfano convoca l’ambasciatore alla Farnesina.
Eppure, in una giornata buia per l’Europa, Bruxelles ha comunque battuto un colpo: la Commissione ha adottato un nuovo piano di sostegno all’Italia. Piano fortemente voluto da Juncker che anche oggi ha avuto parole d’elogio per il nostro Paese, promettendo solidarietà. Lo stesso Juncker che stamattina ha definito “ridicolo” l’Europarlamento, indispettito dalla presenza di un numero esiguo di deputati mentre lui parlava proprio di immigrazione. Parole che hanno scatenato la reazione del presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani che si è sentito punto nell’orgoglio parlando di parole inappropriate da parte del presidente della Commissione.
In una giornata campale sul fronte dell’immigrazione arriva poi, inaspettata, la presa di posizione del custode delle nostre pensioni, il presidente dell’Inps Boeri, il quale ci avverte che senza i migranti si aprirebbe un buco di 38 miliardi nelle casse dell’Istituto previdenziale.
Messo da parte il corposo capitolo dell’immigrazione, la nostra prima pagina vede di nuovo in forte evidenza la triste vicenda del piccolo Charlie: i medici inglesi hanno negato il trasferimento al Bambino Gesù di Roma che proprio ieri si era offerto di ospitare lo sfortunato bambino inglese e i suoi genitori.
Ma la cronaca ci parla anche di un caso giudiziario irrisolto: parliamo di Ilaria Alpi, la giornalista del Tg3 uccisa in un agguato in Somalia nel 1994. Ebbene, la procura di Roma ha gettato la spugna chiedendo l’archiviazione del caso perché è impossibile risalire sia ai killer che al movente dell’omicidio.
Altro argomento caldo che trova una spazio importante nella nostra prima pagina riguarda i vaccini: quelli obbligatori si apprestano a scendere da 12 a 10, dopo che l’Istituto superiore di sanità ha dato il suo assenso a un emendamento al decreto in discussione al Senato.
Quindi, cronaca nera con due fatti. Il primo è il maxi-blitz dei carabinieri contro la ‘Ndrangheta che ha portato all’arresto di oltre 100 persone in Calabria. Singolare, in proposito, che uno dei boss finito in manette si sentisse emulo di Luigi XIV. In un’intercettazione, gli investigatori lo hanno sentito pronunciare la frase attribuita dagli storici al Re Sole: “Lo Stato sono io!”. L’altro fatto di cronaca nera è la cattura di una baby gang a Milano che operava a mo’ del film-cult di Stanley Kubrick, Arancia Meccanica: picchiavano, rubavano e filmavano le loro azioni.
In una giornata, per una volta, povera di spunti politici degni di nota, spicca una notizia importante per il nostro sistema bancario: la Commissione Ue ha dato il sospirato via libera al piano di salvataggio di Mps. Esulta Padoan che parla di “svolta per l’intero sistema creditizio italiano”.
lo del peso fiscale sulle imprese italiane: -10,1% grazie al maxi-ammortamento dei nuovi beni strumentali e alla riduzione dell’Ires. Una buona notizia, insomma. Così come fa ben sperare l’ottimismo del ministro Padoan che, uscendo dall’Ecofin, ha fatto capire che la commissione Ue è pronta a dar ragione all’Italia che chiede di contenere l’aggiustamento dei conti al 3% del Pil. Interessante anche la notizia che riguarda Esselunga: gli eredi Caprotti, Giuliana e Marina, hanno sbattuto la porta in faccia ai cinesi, l’azienda di famiglia non si vende!
Davvero non belle, invece, le notizie su Alitalia che, dopo il mancato accordo con i sindacati, ha deciso di procedere con la cassa integrazione a zero ore per 317 dipendenti del personale di terra. Ma sul fronte trasporti la notizia di oggi è lo sciopero che ha paralizzato diverse città, in primis Roma, e che ha fatto dire a Renzi che è necessaria una rivisitazione della legge sugli scioperi.
Per non farci mancare altre brutte notizie, arrivano i dati sugli sfratti: aumentano in maniera esponenziali quelli per morosità e sapete qual è la città più colpita? Ahimè, ancora una volta Roma viene prima di tutte le altre, in una classifica di cui non si può certo essere fieri. E intanto all’estero Amazon prosegue lo shopping: annunciato l’acquisto dell’azienda ‘bio’ texana “Whole Foods Market” per una non proprio irrilevante cifra di 13,7 milardi di dollari.
Chiudiamo la nostra Prima pagina con la cronaca. Innanzitutto, un fatto serio. Parliamo del caso Regeni, con l’Egitto che ha negato ai pm romani di ascoltare gli agenti coinvolti ma nello stesso tempo ha consegnato agli stessi magistrati nuovi atti che potrebbero tornare utili all’inchiesta. Una Prima pagina che si rispetti deve contenere almeno una notizia curiosa e oggi ci ha colpito la motivazione di una sentenza della Cassazione di condanna per maltrattamenti nei confronti delle aragoste tenute in frigo: “I crostacei – hanno scritto i magistrati – sono in grado di provare dolore”. Tutti i ristoratori ora sono avvisati.