La missione italiana contro gli scafisti-schiavisti nelle acque territoriali della Libia con la diplomazia al lavoro per convincere delle buone intenzioni dell’impegno anche il riottoso generale Haftar e gli sviluppi del caso Ong - ora più convinte ad accettare il codice di regole voluto dal Viminale per i soccorsi di migranti nel Mediterraneo - con più Procure all’opera per far luce sul recente passato, sono tra i temi, con il solito cascame politico, al centro del nostro lavoro di oggi.
Poi non cala la nostra attenzione sull’affaire Fincantieri-Stx e il braccio di ferro Italia-Francia. Su questo, via radio, di buon mattino la sortita di Renzi che, dopo un primo approccio in cui riconosceva a Macron il diritto di fare “l’interesse del suo Paese”, ora esprime pieno sostegno alla linea dura del governo – vedremo fino a quando – e dice: "Siamo europeisti ma non cancelliamo l'interesse nazionale”. Quindi, basta con “l'atteggiamento subalterno degli ultimi anni di una parte della nostra classe dirigente". E il segretario apre anche sullo scorporo della rete Telecom, negli appetiti francesi, con un “Ragioniamoci”.
La pagina politico-partitica è segnata da due filoni mediatici estivi: le manovre degli schieramenti in vista delle elezioni siciliane di novembre, viste come trampolino di lancio per le politiche di primavera, con l’Ap di Alfano nella parte della ‘sora Camilla’ – tutti la vogliono e nessuno se la piglia – con incontri più o meno smentiti; quindi la riapertura del dialogo sulla legge elettorale con centrosinistra e centrodestra che tornano ad annusarsi tra Mattarellum e tedeschellum, mentre i 5 Stelle virano verso il doppio turno. Sullo sfondo il problema è se dare e come il premio di maggioranza, alla lista o alla coalizione.
Per gli esteri riflettori sul Russiagate con il il procuratore Mueller che accelera i tempi dell’inchiesta innescando, e non ci vuole molto, l’ira di Trump: con una fake story vogliono privare gli Usa della guida legittima. Naturalmente non ci dimentichiamo della difficile e certo non trasparente situazione di un Venezuela sull’orlo del baratro di una guerra civile oltre che istituzionale: oggi Maduro insedia l’Assemblea Costituente non riconosciuta da molti in patria e all’estero. E’ di 125 morti il bilancio dei delle proteste da aprile a oggi.
In economia la fanno da padroni gli ultimi dati dell’Istat : in Italia si consolida la crescita con segnali positivi diffusi a livello settoriale e sul mercato del Lavoro, migliora la fiducia dei consumatori e, in parte, quella delle imprese. Si tratta sempre del bicchiere mezzo pieno ma i segnali positivi vanno comunque incoraggiati.
Concludiamo ricordando due temi di sicuro interesse generale che seguiremo con impegno. Proseguirà almeno fino a domani l’ondata di caldo eccezionale che ha fatto registrare punte fino a 55 gradi. Oggi bollino rosso in 26 città. Consoliamoci con il vino. La vendemmia, per molte aziende agricole, è gia iniziata. Secondo la Coldiretti anche se la produzione subirà un calo intorno al 15 per cento per il “clima bizzarro”, gli esperti enologi ritengono che l’annata sarà di “buona/ottima” qualità. Cin Cin.
Infine il calcio con l’addio, come sembra probabile, alla tessera del tifoso, marcia indietro per tamponare l’emorragia di tifosi dagli stadi, ormai quasi deserti. L’annuncio dovrebbe venire in pompa magna dal Viminale dove Minniti riunira’ il ministro dello Sport Lotti e i presidenti di Coni e Figc, Malagò e Tavecchio.