La giornata di News, primo bilancio
Stamattina ci eravamo lasciati così: leggi il Diario di bordo
Terrorismo
Londra, Melbourne, Parigi: attentati e azioni dei cosidetti “lupi solitari” si susseguono con ritmo purtroppo sempre più serrato. In Agi ci siamo interrogati più volte sul perché i terroristi abbiano almeno fino ad oggi evitato di attaccare sul suolo italiano. E una risposta, solo un’ipotesi, ce la siamo data. Siamo un paese di transito per l’immigrazione, quindi, in qualche modo, un paese dove non conviene alzare i livelli di allarme. Un po’ come era negli anni Settanta con le Brigate rosse: nelle città dove c’erano le strutture logistiche, i covi, i luoghi di ritrovo per le riunioni, non venivano compiuti attentati.
La notizia di oggi un po’ conferma questa ipotesi: il terzo killer della strage di Londra era infatti un italo-marocchino, Youssef Zaghba, 22 anni. Nel marzo 2016 era stato fermato all’aeroporto di Bologna, città in cui vive la madre, mentre tentava di andare in Siria.
Sempre in tema di terrorismo un uomo di origine algerina ha creato il panico a Notre-Dame dove si è palesato brandendo un coltello e un martello. Uno squilibrato? Probabile. Ma intanto la polizia, dopo averlo ferito, indaga per terrorismo. “Lo faccio per la Siria” avrebbe detto l’uomo. Circa 900 persone sono rimaste a lungo bloccate all’interno della cattedrale.
Economia, eppur si muove
Secondo i dati Istat l’economia accelera trainata da consumi e servizi. Esulta Gentiloni: “L’Italia si muove”. Merito del governo o della congiuntura internazionale? Non è questo il punto. Il fatto è che se la situazione economica migliora e i benefici si fanno sentire sui cittadini a beneficiarne, di solito, è il governo in carica. Perché cambiare proprio quando si comincia a stare meglio? Ecco: sarà mica anche per questo motivo che in tanti, da destra a sinistra, si agitano e sperano in elezioni anticipate? Renzi assesta un colpo al cerchio e una alla botte: nessuna fretta del voto, ma non si può vivacchiare, dice.
I russi, i russi, gli americani
La Nsa avrebbe trovato la “pistola fumante” che metterebbe definitivamente Mosca con le spalle al muro: secondo l’agenzia di intelligence americana sarebbe provata l’intrusione di hacker russi nel sistema di voto Usa. Hacker o non hacker, non sembra preoccuparsi il francese Emmanuel Macron che i sondaggi ci dicono essere “En Marche” verso la maggioranza assoluta alle legislative.
C’è vergogna e vergogna
Per chiudere una notizia di cronaca che vi diamo così, secca: “Vergogna” è il grido di Fabrizio Corona verso il pubblico ministero che ne ha chiesto la condanna a 5 anni di reclusione per il "tesoro" da 2,6 milioni di euro trovato in Austria e nel controsoffitto della sua collaboratrice Francesca Persi. Che ha commentato: “Fabrizio è un gran lavoratore e io e lui non abbiamo ammazzato nessuno”. E ci mancherebbe.
Marco