Il tema migranti svetta oggi sul resto delle notizie. Il summit di Parigi con Francia, Italia, Germania e Spagna impegnate a far uscire l’Europa dalla sostanziale apatia di questi anni, questa volta potrebbe dare qualche risultato sulla traccia della cosiddetta ‘linea Minniti’. Macron, Gentiloni, Rajoy e soprattutto Merkel, dalla quale è venuta la spinta decisiva, potrebbero metter fine ad una colposa se non dolosa latitanza degli stati membri dell’Ue per una politica solidale con i Paesi impegnati in prima fila per ragioni geografiche.
Restando in tema, terremo i riflettori puntati sulla riunione al Viminale convocata sulle linee guida per gli sgomberi dopo lo sciagurato caso romano su cui proseguono le indagini della magistratura.
La giornata politico-partitica ruota ancora attorno al prossimo appuntamento elettorale del 5 novembre con il voto siciliano. Il centrodestra, per dare prova di unità, sembra ormai orientato a seguire la strada di una candidatura-ticket Musumeci-Armao con il secondo, forzista, nell’inedito ruolo di vice governatore. Nel centrosinistra le cose restano complicate con il Pd pronto a far quadrato attorno al nome del rettore dell’Università di Palermo, Micari, contando sul sostegno degli alfaniani, ma con l’Mdp, proprio per questa liaison, riottoso e tentato di puntare sulla carta Fava comunque la pensi Pisapia. I 5 stelle, intanto, continuano a fare campagna elettorale con il nome di Cancelleri, scelto a tempo debito.
Per gli esteri occhi ancora puntati sull’uragano Harvey che sta flagellando il Texas mentre è in programma la terza sessione del negoziato Londra-Bruxelles sulla Brexit.
In Italia torna il grande caldo con punte di 40 gradi e in Calabria si valuta l’impiego dell’esercito contro gli incendi. Sul terremoto di Ischia è prevista la conferenza stampa del governatore della Campania De Luca. Prosegue la caccia agli infami stupratori di Rimini. Infine l’economia: la giornata si è aperta con una buona notizia giunta dall’Istat: sale l'indice del clima di fiducia dei consumatori, ad agosto passa da 106,9 a 110,8, rafforzando i segnali di miglioramento emersi nei mesi precedenti. Lo stesso vale per quello delle imprese che registra un aumento dal 105,6 al 107: non accadeva dal 2007.