La minaccia alla pace della Nord Corea con la nuova provocazione di Pyongyang, nella notte italiana, è la notizia che destinata a trovare vasta eco nel nostro lavoro di oggi. Il regime guidato da Kim Jong-un ha lanciato un missile che, questa volta, ha sorvolato il Giappone prima di finire in mare. Seul ha risposto con bombardamenti di avvertimento al confine. Telefonata Trump-Abe: episodio senza precedenti. Il Cremlino si è detto “estremamente preoccupato” per l’escalation militare. La crisi sarà sul tavolo dell’odierna riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu mentre i mercati già entrano in fibrillazione.
Oltre ai venti di guerra asiatici, nel panorama mediatico non mancano altri spunti d’interesse su cui lavoreremo. Resta alta l’attenzione sul tema dei migranti all’indomani del summit euro-africano all’Eliseo. L’Italia, incassato il plauso europeo per la strada intrapresa con la Libia nella gestione del contrasto al traffico di esseri umani, ora attende risultati concreti dai buoni propositi declamati al vertice. Soprattutto, i protagonisti di ieri (oltre a noi: Germania, Francia e Spagna) sono chiamati a coinvolgere tutti gli altri Paesi, alcuni molto riottosi, membri dell’Ue in una strategia comunitaria, compatta e solidale, di politica migratoria.
Altro argomento è la siccità con particolare attenzione alla situazione della Capitale chiamata per la prima volta a fare i conti con l’emergenza idrica. Siamo facili profeti nel prevedere una coda polemica al piano straordinario dell’Acea intenzionata dal primo settembre a ridurre, nelle ore notturne, la pressione dell’acqua a Roma e Fiumicino in attesa delle mai tanto desiderate piogge di fine estate.
Fa da contraltare la visita di Trump in Texas flagellato dalle inondazioni per l’uragano Harvey impegnato ora a far danni sulla Louisiana. Per restare in tema di calamità naturali il presidente Mattarella in visita a Ischia dopo la paura del terremoto che l’imperizia umana contribuisce ad aumentarne le tragiche potenzialità. Riunione a Palazzo Chigi del CdM, chiamato a proclamare lo stato di emergenza per le zone interessate dal sisma, ha dato il via libera al reddito di inclusione, una misura per contrastare la povertà nel Belpaese.
Anche gli incendi non danno tregua con seri problemi nel martoriato Reatino e nel parco della Maiella.
Passando alla pagina politico-partitica il voto del 5 novembre in Sicilia continua a tener banco e dopo mesi di schermaglie per la carica di governatore dell’isola si profila una corsa a quattro: Cancelleri (M5s), Micari (Pd, Ap di Alfano, con i civici di Orlando e l’appoggio di Pisapia), Musumeci (centrodestra ricompattato), Fava (Mdp,Si). Sono attesi, ad ore, gli annunci ufficiali per gli ultimi due. Da seguire la ‘sortita’ pomeridiana del ministro Minniti, da qualche settimana indicato come esempio di efficace pragmatismo italico nella sua opera dal Viminale. Si spera, per il Paese, che non si inneschino ‘gelosie tafazziane’ sempre pronte a detonare nel mondo dem. Infine per la cronaca seguiremo con la caccia al branco di stupratori di Rimini la cui nazionalità deve rimanere solo un dettaglio marginale. Il nostro in bocca al lupo agli investigatori.