Diario di bordo. Cosa succede quando in riunione irrompe la notizia

Dagli attentati di Teheran allo stallo sulla legge elettorale, una giornata di notizie

Diario di bordo. Cosa succede quando in riunione irrompe la notizia
 Dpa
 Attentato a Teheran

Quando nella redazione di un giornale irrompe sua maestà la “notizia” tutto cambia. Oggi in AGI ci siamo trovati in prima linea per via dell’attentato in Iran. Siamo una delle pochissime agenzie del mondo ad avere un giornalista a Teheran: Davood Abbasi. Sulla chat di WhatsApp della redazione esteri abbiamo così potuto seguire in diretta minuto per minuto il drammatico evolversi della situazione e visto che Davood è richiestissimo dalle tv, abbiamo deciso di registrare oggi tre video con lui da Teheran da distribuire a tutti i siti.

Riunione di redazione molto centrata sugli esteri, quindi con le elezioni britanniche di domani (la sterlina in rialzo dice May, il mio personale pronostico è per Corbyn); e poi gli sviluppi delle indagini degli attentati di Londra e di Parigi. Con una sensazione, quasi un timore: ci stiamo abituando agli attentati? Non fanno più “notizia”? A giudicare per esempio dall’andamento del traffico dei siti web parrebbe di sì. In fondo qualcosa di simile accadde negli anni ‘70 in Italia con i “gambizzati”, ovvero le vittime del terrorismo feriti alle gambe.

Per la politica oggi si votano gli emendamenti alla legge elettorale, mentre l’ex ministro Giovannini ha convocato il mondo (oltre a Mattarella e Gentiloni) alla Camera per la chiusura del Festival dello Sviluppo Sostenibile.

Lavoreremo sulle 32 manifestazioni di interesse per Alitalia (32? Sono davvero tantissime). E sul destino dell’investimento del Qatar nel 49 per cento di Meridiana: dopo gli ultimi fatti in Medio Oriente, è a rischio?

Crescono i consumi, ma parliamo quasi solo di consumi alimentari nei supermercati e nei discount. Che ci dice questo dato?

Conferenza stampa alle 13 del ministro Lorenzin sui vaccini a scuola.

Ultime manovre per il nuovo direttore generale della Rai: Mario Orfeo sembra in vantaggio su Tinni Andreatta, ma quando si parla di Rai non c’è mai nessuna certezza.