Diario di bordo: paura per la bomba di Kim, ansia per la sorte di Maelys

'Contro-test' missilistico sudcoreano in risposta alle minacce di Pyongyang. Mentre è in vista una svolta per la bambina scomparsa in Francia

Paura per la bomba di Kim, ansia per la sorte di Maelys
South Korea Defense Ministry / NurPhoto 
Il test del missile balistico sudcoreano Hyunmoo II 

Il mondo è con il fiato sospeso per le tensioni legate alle minacce nucleari della Corea del Nord. Ma questa mattina la notizia è arrivata dalla Corea del Sud. Seul ha infatti testato i propri missili balistici simulando un attacco a un sito nucleare nordcoreano. E’ la risposta al test atomico condotto domenica da Pyongyang che ha sperimentato un ordigno nucleare della potenza di 100 kilotoni, cinque volte più potente di quello esploso a Nagasaki.

Obiettivo dell'esercitazione di Seul, ha sottolineato il portavoce Roh Jae-cheon, “non è solo quello di distruggere l'origine della provocazione, ma anche la leadership del nemico e di sostenere le nostre forze in caso di minaccia alla sicurezza del nostro popolo”. Secondo quanto ha spiegato il Ministero della Difesa di Seul, ci sarebbero in preparazione anche nuove esercitazioni congiunte con gli Stati Uniti per una prova di forza contro le provocazioni di Pyongyang. Oggi il Consiglio di sicurezza dell’Onu potrebbe approvare anche nuove sanzioni contro la Corea del Nord di Kim Jong-un..

Un arresto per la scomparsa di Maelys

La giornata promette sviluppi anche sul fronte della cronaca. Mentre sembrano chiudersi le indagini sugli stupri di Rimini con il fermo dei quattro presunti responsabili, dalla Francia arrivano novità sulla scomparsa della piccola Maelys, la bambina di nove anni di cui si sono perse le tracce durante una festa di matrimonio.  Gli investigatori hanno arrestato uno degli invitati alla festa nella cui auto sono state trovate tracce di Dna della bambina. L’uomo, 34 anni, ha ammesso che Maelys è entrata nella sua auto, ma ha negato di averla rapita. La versione non ha però convinto i magistrati francesi che adesso pretendono spiegazioni più dettagliate.

Caso Regeni, la verità e la diplomazia

Sviluppi potrebbero arrivare oggi anche sul caso Regeni, il ricercatore italiano torturato e ucciso al Cairo. Il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, è atteso davanti alle Commissioni Esteri di Camera e Senato dove, alle 14, dovrà riferire sui rapporti tra Italia e Egitto dopo l’invio al Cairo dell’ambasciatore Cantini.

Elezioni, ma con quale legge?

L’attività politica riprende dopo la pausa estiva con al centro il lavoro delle Commissioni sulla legge elettorale. L’unica certezza la momento è che tra febbraio e la primavera 2018 andremo a votare per le elezioni politiche, ma con quale legge resta un rebus. Nonostante i vari appelli da più parti, compreso quello del Capo dello Stato, perché il Parlamento doti il Paese di una legge omogenea, la soluzione al momento sembra alquanto lontana.

Silvio Berlusconi intanto si porta avanti proponendo in una intervista al Corriere Antonio Tajani come prossimo premier del centrodestra unito. Molto dipenderà da come accoglierà la proposta il leader della Lega Matteo Salvini, autocandidatosi per la corsa a premier.

'Ndrangheta globale 

Soddisfazione da parte del ministro dell'Interno Marco Minniti, per l’arresto in Uruguay di Rocco Morabito, latitante da 23 anni. Il boss della 'ndrangheta, che è considerato “il re milanese della cocaina”, sarà estradato in Italia. La cattura è avvenuta domenica in un hotel di Montevideo, insieme a una donna angolana con passaporto portoghese che risulta essere la moglie. Morabito risiedeva a Punta del Este sotto il nome di Francisco Capeleto, una falsa identità brasiliana che gli aveva permesso di ottenere una carta d'identità uruguayana.



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