Il tema migranti si è imposto su siccità e incendi. La notizia ‘bomba’ è arrivata in mattinata al termine dell’incontro a Palazzo Chigi tra il premier Gentiloni e il collega libico Fayez al-Serraj che ha avanzato ufficialmente la richiesta di avere navi italiane ad incrociare acque libiche per contrastare il traffico di esseri umani. Non si puòparlare di ‘blocco navale’ ma di fatto è una svolta se il Parlamento italiano alzerà disco verde a un intervento più energico della nostra marina contro gli scafisti-schiavisti che si arricchiscono alle spalle dei disperati pronti a tutto pur di lasciare l’Africa. Il Presidente del Consiglio l’ha definito un “impegno necessario” e ha avuto la ‘benedizione’ telefonica di Angela Merkel. Ma c’è anche da registrare la doccia fredda che ci arriva dalla Corte Ue: l'emergenza sbarchi non cambia le regole dell’accordo di Dublino, quindi la responsabilità di esaminare le richieste di asilo spetta alle nazioni di approdo e non a quelle di ultima desiderata destinazione.
Un’altra notizia che conquista spazio d’onore sulla nostra prima pagina è la ‘battaglia navale’ tra Italia-Francia sul caso Fincantieri e Stx France cioè cantieri navali di Saint Nazaire (quarti costruttori al mondo), dei quali il gruppo italiano aveva acquisito dai coreani il 66,6% lo scorso aprile. Ora la marcia indietro di Parigi: allo Stato il 50% o pronti a nazionalizzare. Ma Roma non ci sta e i ministri Padoan e Calenda avvertono: nessun motivo per rinunciare al controllo. Intanto il titolo dell’azienda italiana crolla in Borsa. Certo accettare senza reagire un nuovo schiaffo dei transalpini, all’indomani dell’exploit libico di Macron, non è pensabile, il troppo stroppia.
La giornata politica si è concentrata da una parte sulla bagarre alla Camera con l’ennesimo scontro Pd-5 stelle sul timing per l’approvazione della fine dei vitalizi ai parlamentari: alla fine il voto c’è stato, la ‘legge Richetti’ è stata approvata e ora andrà all’esame del Senato. Dall’altra sulle parole del presidente Mattarella che dopo aver criticato la “rissosita’” dei partiti rea di “allontanare gli elettori dalla politica”, ha lanciato un monito sulla legge elettorale: rimangono disomogeneità e lacune tra i sistemi per le elezioni nelle due Camere “ ma si può ancora intervenire”.
La pagina degli esteri ci porta in Costa Azzurra con migliaia di ettari martoriati dalle fiamme alimentate dal forte vento. Già 12 mila le persone evacuate, due campeggi sgomberati di corsa e diversi feriti tra vigili del fuoco e soccorritori. Negli Usa intanto fa clamore la nuova sortita di Trump che prende di mira i transgender e li mette alla porta delle forze armate “portano scompiglio”.
Tornando in Italia di crisi idrica ha parlato il Capo dello Stato con l’auspicio di “trovare soluzioni senza allarmismi”.
Finiamo il diario con due notizie una brutta, l’altra bella. La prima riguarda la sorte del piccolo Charlie, il bimbo inglese affetto da una grave malattia degenerativa: il giudice ha deciso che entro domani a mezzogiorno sarà staccato il respiratore.
La bella è di sport, parliamo di nuoto con l’impresa di Federica Pellegrini che a 28 anni conquista l’oro ai mondiali nei 200 stile libero. Alla fine di una storica rimonta l’annuncio: “Per me questi sono gli ultimi 200 in gare internazionali” . Comunque grazie di tutto.