Torna la paura del terremoto, questa volta lontano da noi. Un sisma di magnitudo 6.7 (poco dopo la mezzanotte e mezza italiana) si è sprigionato nel Mar Egeo con epicentro a circa 10 chilometri a sud di Bodrum, località turistica della Turchia, e a 16 chilometri dall'isola greca di Kos: sono morti due turisti e centinaia sono i feriti.
Sulla costa turca è stato segnalato anche un "piccolo tsunami". E‘ la notizia che ci accompagnerà almeno per tutto questo venerdì di luglio. In Italia, oltre la coda di polemiche per la sentenza al processo di primo grado di Mafia Capitale, ormai destinato ad essere derubricato a ‘Mazzetta Capitale’, i partiti restano in fibrillazione per le dinamiche interne.
Renzi – oggi a Firenze presenta di nuovo il suo libro - e il Pd giocano di rimessa, evitano il tema delle alleanze e attendono le mosse di Pisapia impegnato nell’impresa storicamente ardua, di compattare il centrosinistra extra dem, prima, poi chissà. Protagonista della scena in questi giorni è Berlusconi con l’ipotesi di sostenere la nascita di ‘Italia Civica’, un contenitore per i centristi in fuga dalla maggioranza e non solo, per dare respiro politico alle dimissioni di Costa da ministro. Per questo si lavora alla nascita di gruppi parlamentari a Camera e Senato che diano dignità istituzionale al progetto.
I 5 stelle per ora restano nell’ombra e lavorano al programma elettorale. In questa situazione il governo prosegue una navigazione a vista. La forza di Gentiloni continua a essere la sua debolezza con la copertura, in caso di pericolo, della moral suasion, più o meno energica, del Colle. In ogni caso a fine mese si chiude la finestra per poter votare in autunno e l’orizzonte dell’esecutivo arriverà per lo meno a marzo. Oggi il premier è al Semig di Torino insieme al ministro Poletti e la sottosegretaria Boschi alla Festa dell'Unità di Milano.
Passando all’economia: riflettori su Alitalia. Si chiude la 'data room', nel pomeriggio si conosceranno le offerte non vincolanti di possibili acquirenti - diventeranno vincolanti entro fine ottobre – che saranno valutate dai tre commissari straordinari. Resta la determinazione del governo, nella persona del ministro Delrio a “evitare lo spezzatino” tanto conveniente per chi compra quanto dannoso per il sistema Paese con ambizioni turistiche.
Con toni meno allarmanti ma non per questo è scemata ogni preoccupazione, i temi su migranti e incendi avranno la nostra massima attenzione. Per gli esteri, prosegue il duello Ue-Polonia che ha approvata una riforma della giustizia indigesta alla magistratura, mentre sul Russiagate ora si indaga sulle finanze di Trump e sui suoi legami con la Deutsche Bank.