Migranti, banche venete e la sorte del piccolo Charlie: è su queste principali notizie che riparte il lavoro di questo lunedì estivo. Noi scegliamo di cominciare dalla terza con la decisione dell’Alta Corte di Giustizia di Londra che alle 15, ora italiana, esaminerà il caso dello sfortunato neonato che, affetto da una rara malattia genetica degenerativa, da 11 mesi lotta tra la vita e la morte. Una notizia che mentre in Gran Bretagna è mantenuta saggiamente nelle pagine di cronaca, da noi ha innescato un dibattito politico anche sul fine vita con toni non certo edificanti. Si dibatte sull’accanimento terapeutico, ma in ogni caso tutti ritengono che il destino di Charlie sia nelle mani di Dio, cioè di un miracolo che con la scienza ha poco a che fare.
Sui migranti si continua a parlare inappropriatamente di emergenza come se l’esodo di milioni di disperati che fuggono da un continente sfruttato, martoriato e abbandonato, l’Africa, possa avere una soluzione a breve o nel medio termine. Mentre prosegue il confronto-scontro tra l’Italia e l’Europa, oggi la questione dello Ius soli sarà all’esame del Consiglio dei ministri che non è escluso possa imprimere una accelerazione decidendo di porre la fiducia su un provvedimento di una civiltà basica.
E’ da ricordare l’appuntamento di domani a Varsavia dell’agenzia Frontex che esaminerà le nostre richieste di modifica dell’operazione Triton in tema di accoglienza e sbarchi. Intanto dagli ultimi dati Eurostat nel 2016 la popolazione europea è aumentata di circa un milione e mezzo di persone per l’effetto degli arrivi di migranti.
In economia la nostra attenzione è concentrata sul lato finanza. Oggi è il giorno o meglio è un altro giorno in cui il futuro delle banche venete avrà i riflettori mediatici puntati con il decreto all’esame dell’Aula della Camera e il ministro Padoan che illustrerà i termini della liquidazione dei due istituti di credito anche all’Eurogruppo.
Per la cronaca siamo in attesa di due decisioni importanti: da una parte il caso Cucchi con il Gup chiamato a disporre o meno il rinvio a giudizio per i 5 carabinieri sospettati di aver provocato con ripetute percosse le ferite e fratture che provocarono la morte di Stefano. Il Csm, invece, potrebbe emettere sentenza nel processo disciplinare su Michele Emiliano e la sua discesa in campo politico.
Restando in politica per il Pd in programma la enews di Matteo Renzi che dopo le anticipazioni del suo ultimo libro, c’è da scommettere, proseguirà il suo braccio di ferro con la Ue. I 5 stelle, dopo la candidatura di Cancelleri per la guida della Sicilia, sono alle prese con l’architettura interna del movimento, definitivo addio al ‘direttorio’ e rafforzamento di Di Maio, il candidato in pectore per Palazzo Chigi. In Mdp Roberto Speranza esalta le nuove adesioni alla nuova formazione nata dalla frattura con i dem.
Per chiudere tre brevi, ma non per importanza: in Turchia gli anti Erdogan tornano a sperare dopo la manifestazione oceanica di ieri ma si temono nuovi giri di vite del regime; per la Brexit l’Europarlamento minaccia di mettere il veto a un accordo finale sull'uscita del Regno Unito dall'Unione europea se il governo di Theresa May non migliorà l'offerta sui diritti dei cittadini che crea dei "cittadini di seconda classe" e infine preoccupano le condizioni di Liu Xiaobo, il dissidente scarcerato perché gravemente malato.