Sociologo belga naturalizzato canadese, adesso vive a Roma e è direttore scientifico della rivista mensile, Media Duemila. Dopo gli studi con Marshall McLuhan, ha intrapreso un'approfondita ricerca sulla capacità dei media di influenzare la realtà percettiva umana, partendo dall’assunto che i mezzi di comunicazione di massa sono definibili in realtà come delle psicotecnologie, ovvero tecnologie che cambiano i modi di pensare e sentire. Ha elaborato i concetti di ipertinenza del web, in relazione al grado di pertinenza che specifiche connessioni stabiliscono con i contenuti che veicolano, di webness, cioè una specifica dimensione cognitiva, vera e propria forma di intelligenza connettiva costituita dagli utenti connessi a internet, d’inconscio digitale, ovvero tutto che si sa su di te che tu non sai, che è archiviato nei Big Data, di sistema limbico sociale, teoria che sottolinea l’impatto virale e globale delle emozioni sui Social Media, ecc.
Tra le sue opere pubblicate in Italia: Brainframes: mente, tecnologia, mercato (1993); La civilizzazione video-cristiana (1995); La pelle della cultura: un'indagine sulla nuova realtà elettronica (1996); L'architettura dell'intelligenza (2001); Transpolitica: nuovi rapporti di potere e di sapere (con V.Susca, 2008); Il sapere digitale (con A. Buffardi, 2011); La rete ci renderà stupidi (2016); Un futuro digitale, confronto fra Carlo Freccero e Derrick de Kerckhove (2016).