VITE DI DONNE

di Andrea Marcelloni*

 

Einaudi, 2008
Titolo originale: Funü Shenghuo, Lingyi Zhong Funü Shenghuo
Traduzione dal cinese: Silvia Calamandrei
Postfazione di Maria Rita Masci
€ 13,00

Roma, 26 set.- Una delle prime recensioni che scrissi all'avvio di questa rubrica riguardava la nuova edizione del bellissimo romanzo di Su Tong “Mogli e concubine”, ripubblicato nel 2013 con il titolo di “Lanterne rosse”. A distanza di circa un anno e mezzo, vorrei oggi proporre per il nostro scaffale un altro bellissimo libro di Su Tong: “Vite di donne”.


Purtroppo si tratta degli unici due titoli attualmente in commercio in Italia ("Le verità sospese" pubblicato da Hoepli nel 2010 è una raccolta di racconti in lingua originale, gli altri sono tutti esauriti o fuori catalogo). Chissà perché uno dei più importanti scrittori cinesi contemporanei sia così poco presente nel panorama della narrativa tradotta in lingua italiana.

L'edizione italiana in realtà propone due racconti, “Vite di donne” (Funü Shenghuo) e “Altre vite di donne” (Lingyi Zhong Funü Shenghuo).


Il primo racconto – vite di donne – è strutturato in tre diverse storie legate da una narrazione cronologica. Tre generazioni di donne si trovano a dover affrontare situazioni difficili e drammatiche in tre differenti periodi della storia del novecento: nella Cina pre-rivoluzionaria la giovane Xian si ritrova incinta, abbandonata e disoccupata; durante il periodo maoista sua figlia Zhi  si ammala di depressione quando scopre che non può avere figli ed il marito decide di adottare una femmina. Infine il post-maoismo, dove Xiao, la bambina adottata, porta la madre in manicomio e tenta di uccidere il marito. Il secondo racconto invece – altre vite di donne – presenta un'unica storia in cui sono presenti più personaggi femminili: due sorelle zitelle vivono segregate in un appartamento al di sopra di un negozio di soia. Non escono mai, ma non possono evitare per sempre l'incontro con le tre commesse del negozio. Quando ciò accade la realtà si modifica, portando inevitabilmente a dei drastici cambiamenti.

Come per “Mogli e concubine” (o “Lanterne rosse” se preferite) le donne sono al centro delle storie. Le loro vite non sono per niente facili e le difficoltà che incontrano non fanno altro che aumentare la loro sofferenza. Non possono – o forse non sono in grado – adattarsi alla società maschile in cui vivono, e quasi senza rendersene conto assumono atteggiamenti autodistruttivi o sfogano la loro infelicità su chi hanno vicino, senza manifestare solidarietà o affetto.

Nonostante la tragicità e la durezza delle storie narrate, con il suo stile semplice e diretto Su Tong riesce a descrivere l'universo femminile più nascosto e forse meno conosciuto. “Vite di donne” è un libro breve ma incredibilmente coinvolgente. Almeno questa è stata la sensazione che ho provato io quando lo lessi. Molto interessante anche la postfazione di Maria Rita Masci.


Vi aspetto in libreria.

Su Tong, all'anagrafe Tong Zhonggui (Suzhou, 1963), è uno degli scrittori cinesi più conosciuti in Cina e all'estero. In Italia ha pubblicato “Mogli e concubine” (Theoria, 1992), "Cipria" (Theoria, 1993), "La casa dell'oppio" (Theoria, 1995), "Spiriti senza pace" (Feltrinelli, 2000), "I due volti del mondo" (Neri Pozza, 2000), “Quando ero imperatore" (Neri Pozza, 2004), "Vite di donne" (Einaudi, 2008), "Le verità sospese" (Hoepli, 2010) e "Lanterne rosse" (Feltrinelli, 2013), riedizione di “Mogli e concubine”. Da quest'ultimo libro è stato realizzato nel 1991 il film "Lanterne rosse", diretto da Zhang Yimou, vincitore di numerosissimi premi internazionali, tra cui il Leone d'Argento a Venezia (1991).

 

*Andrea Marcelloni, sinologo, è il proprietario di Orientalia, la libreria di Roma specializzata in orientalistica. Si trova in via Cairoli, 63, nel cuore dell'Esquilino. Ogni settimana Andrea Marcelloni offrirà ai nostri lettori spunti di lettura.

 

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