UN'IDEA DI DESTINO
di Andrea Marcelloni*
Un'idea di destino. Diari di una vita straordinaria
Autore: Tiziano Terzani
Curatela: Alen Loretti
Prefazione: Angela Terzani Staude
Longanesi, 2014
€ 19,90
Roma, 30 mag. - In queste ultime settimane le case editrici Longanesi e Tea hanno ripubblicato molti dei libri scritti da Tiziano Terzani, corrispondente dall'Asia per circa trent'anni per il settimanale tedesco Der Spiegel e per i quotidiani italiani La Repubblica e Il Corriere della Sera.
Oltre a questi, è uscito anche un inedito, una raccolta di diari, di appunti, idee e lettere che il giornalista raccoglieva quasi quotidianamente. A “scoprirli” è stata la sua compagna di vita Angela Terzani Staude che alcuni anni fa, riordinando lo studio del marito appena scomparso, si è ritrovata circondata da scatoloni contenenti diversi floppy disc, tutti rigorosamente numerati e ordinati.
Nella prefazione al libro, scritta per l'occasione proprio da Angela, la moglie di Terzani ricorda come il marito fosse solito prendere appunti e scrivere una sorta di diario su dei piccoli taccuini che entravano giusto nella tasca della sua camicia. Poi, nel dicembre del 1983, mentre si trovava ad Hong Kong, egli abbandonò la sua cara vecchia macchina da scrivere – una Olivetti Lettera 22 – e cominciò ad utilizzare un computer. Sembrerà una banalità, ma ne fu così entusiasta che decise di adoperarlo sempre, anche per scrivere regolarmente il proprio diario.
Gran parte di quegli appunti, spesso scritti in modo molto veloce, diretto, come dei pensieri arrivati all'improvviso e impressi su un foglio di carta, sono stati pazientemente raccolti e pubblicati in “Un'idea di destino. Diari di una vita straordinaria”.
Il libro ripercorre molte delle esperienze vissute in Asia da Terzani: il primo capitolo si sofferma sul periodo 1981-1984 e sull'esperienza cinese - fu uno dei primi giornalisti stranieri ad ottenere un visto di residenza in Cina dopo la morte di Mao – da sempre meta agognata e sognata: ma una volta sul posto anche fortemente criticata, tanto che nel 1984 Terzani venne fermato, interrogato, formalmente accusato di “crimini controrivoluzionari” e costretto a scrivere un'autocritica per dimostrare il suo “buon atteggiamento”. Nel testo sono presenti anche il resoconto dettagliato dell'arresto e della sua espulsione (che camuffò con il titolo “Love letter to a wife”) e la lettera con cui ringraziò il Presidente della Repubblica Sandro Pertini per essersi interessato al caso.
Di seguito, i diari degli anni in cui visse in Giappone (1985-1990), poi la Thailandia ed il Sud-Est Asiatico (1991-1994), l'India, il Pakistan ed i viaggi a New York per curarsi dalla grave malattia che lo colpì (1995-1999). Infine il periodo 2000-2003, il nuovo millennio, che Terzani cominciò andando a vivere per un anno a Binsar, località a 2.300 metri di altitudine, senza elettricità né acqua corrente, non raggiungibile se non a piedi, nel cuore di una foresta antichissima di fronte alla catena dell'Himalaya.
Il rapporto di Terzani con i suoi diari non è stato sempre costante. Nel 1985 ad esempio, a causa di una forte depressione dovuta alla recente espulsione dalla Cina e al non essersi ambientato in Giappone, smise di scrivere per un lungo periodo, addirittura fino alla primavera del 1988. Anche nel 1989 sono registrate poche date e lo stesso avvenne nel 1991. Tuttavia è costante il continuo richiamo all'importanza dei diari, alla necessità di scriverli, ordinarli e conservarli. Un obbligo “morale”, un modo, come scriveva lo stesso Terzani, “per ritrovare la mia pace”. E dai diari sono poi nate idee, spunti per articoli, interviste e per diversi libri
Tiziano Terzani amava conoscere e scrivere quello che vedeva. Come ricorda la moglie nella prefazione: “Voi fate”, diceva, “io scrivo”. In questo vedeva il suo ruolo, la sua forza, la sua libertà.
Vi aspetto in libreria.
L'autore
Tiziano Terzani (1938–2004), giornalista e scrittore, per oltre trent'anni ha vissuto in Estremo Oriente con la moglie Angela ed i figli Saskia e Folco. Corrispondente del settimanale tedesco Der Spiegel, ha collaborato anche con L'Espresso, la Repubblica e Il Corriere della Sera.
Alla sua memoria sono dedicati il “Premio letterario internazionale Tiziano Terzani” (con sede a Udine), il “Premio nazionale Tiziano Terzani per l'Umanizzazione della Medicina” (con sede a Bra), il “Premio letterario Firenze per le Culture di Pace” (con sede a Firenze), il “Premio letterario Fogli di Viaggio” (con sede a Campi Bisenzio) e numerosi spazi e luoghi pubblici sia in Italia che all'estero. I suoi libri sono stati tradotti in numerose lingue.
Nel 2014 molti libri di Terzani sono stati ripubblicati. Attualmente è possibile acquistare: “La fine è il mio inizio” (Longanesi, 2014), “Un altro giro di giostra. Viaggio nel male e nel bene del nostro tempo” (Longanesi, 2014), “Un indovino mi disse” (TEA, 2014), “In Asia” (TEA, 2014), “Buonanotte, signor Lenin” (TEA, 2014), “Pelle di leopardo” (TEA, 2014), “Lettere contro la guerra” (TEA, 2014), “La porta proibita” (TEA, 2014), “Fantasmi. Dispacci dalla Cambogia” (TEA, 2014), Che fare? E altre prose sulla pace” (Via del vento, 2012), “Tutte le opere” (Mondadori, 2012), “Mustang. Un viaggio” (Fandango, 2011), “Un mondo che non esiste più” (Longanesi, 2010), “Angkor” (Liaison, 2009).
Per maggiori info: www.tizianoterzani.com
30 maggio 2014
© Riproduzione riservata