traduzioni a cura di Giovanna Tescione
Roma, 09 giu. – "Tolleranza zero", è stata questa la parola d'ordine per il Gaokao 2016, la prova annuale per l'ingresso all'università che ogni anno tiene con il fiato sospeso le famiglie dell'intera Cina e che si è concluso oggi per gli oltre 9 milioni di studenti che hanno partecipato.
Sostenuto contemporaneamente dai giovani di tutte le province del Paese il Gaokao, tre giorni di prove intense e psicologicamente pressanti, è l'esame più impegnativo per i giovani cinesi, l'esame della vita dal cui risultato dipende non solo l'opportunità di avere accesso ai migliori atenei del Paese e a posti di lavoro prestigiosi , ma anche l'unica possibilità per i figli delle famiglie meno abbienti di migliorare la proprio condizione.
Ma quello del 2016 sembra essere un anno particolare. Definito il "Gaokao più severo della storia", quello di quest'anno è il primo dopo l'entrata in vigore della nuova legge che stabilisce pene più severe per chi ad un voto alto al Gaokao proprio non vuole rinunciare e per ottenerlo sarebbe disposto a tutto, anche a barare.
Promulgata nel 1998 ed emendata nel dicembre del 2015, durante la 18° sessione dell'ANP, la legge sull'Istruzione e sul Gaokao è entrata in vigore il primo giugno di quest'anno e, spiega un editoriale pubblicato sul Huasheng Zaixian dal titolo "Sostenere il Gaokao secondo la legge per tenere a galla l'Istruzione del Paese", "l'emendamento rafforza in modo piuttosto evidente la capacità di contrasto della legge agli imbrogli durante il Gaokao, mettendo un freno ai fenomeni di plagio durante l'esame e scoraggiando i ragazzi dal portare con sé i bigliettini per copiare o dal trovare un sostituto che sostenga l'esame al proprio posto o da altri comportamenti illeciti".
Severissime le pene. "Oltre ad essere ritenuto invalido, nei casi più gravi si può essere 'interdetti dal sostenere l'esame' da 1 a 3 anni, o perfino essere perseguiti penalmente dagli organi di pubblica sicurezza", spiega l'editoriale. "L'emendamento numero 9 del codice penale stabilisce che: nell'ambito dell'esame nazionale stabilito dalla legge, coloro che organizzano una truffa possono andare incontro a misure restrittive o ad una pena detentiva inferiore a 3 anni di reclusione e/o ad una pena pecuniaria; nei casi più gravi si va incontro ad un da un minimo di tre anni di reclusione a un massimo di sette e ad una pena pecuniaria", continua l'autore.
Una vera e propria frode ai danni dello Stato, quindi, sintetizzata in un regolamento molto più strutturato che include, continua l'editoriale, "il reato di sostituzione all'esame, i reati di vendita illegale e di distribuzione delle tracce o delle risposte oltre che il reato di truffa organizzata durante l'esame", oltre che altri comportamenti ritenuti reato come "ottenere le risposte o le tracce illecitamente o portare con sé o utilizzare dispositivi elettronici o materiale per copiare".
D'altra parte, si legge, "il Gaokao è un esame nazionale, è la selezione dei talenti del Paese ed è sotto gli occhi di tutti, con un impatto enorme su centinaia di milioni di famiglie e di studenti". Il Gaokao, continua l'editoriale, "ha effetti sulla costruzione dello stile di vita del partito, del governo e del popolo, sulla costruzione dei valori cardine del socialismo, sulla giustizia sociale; insistere sull'onestà all'esame di ammissione, sul fatto di sostenere l'esame secondo la legge deve essere un mantra per tutta la società".
Controlli più serrati quindi, con scuole che hanno rafforzato la vigilanza e tolleranza zero sulle punizioni perché, si legge, "tutti sanno che il Gaokao è sempre stato motivo di estremo vanto di onestà, è considerato gli esami di tutti gli esami e decantato da tutti". Un pensiero che ricorda il messaggio che il ministero dell'Istruzione cinese da giorni sta lanciando agli studenti del Paese: "il Gaokao è l'esame dell'onestà e della sincerità".
Una mossa che ad alcuni, soprattutto sul Web, può sembrare eccessiva, ma che è sembrata necessaria alle autorità cinesi per rimettere ordine nel sistema scolastico nazionale, soprattutto dopo gli scandali del 2014 quando alcuni studenti erano stati sorpresi mentre ingaggiavano estranei per sostenere l'esame al proprio posto, mentre altri erano stati beccati con indosso dispositivi elettronici di ogni genere, dal semplice telefonino collegato ad un auricolare, ai più sofisticati tappi per le orecchie invisibili con auricolare incorporato, che avevano suggerito titoli di stampa da ispirati alle spy story da guerra fredda'.
Tenendo bene a mente questi avvertimenti, 9.4 milioni di studenti sono tornati lunedì sui banchi di scuola, sotto gli occhi vigili di professori e agenti. Un numero che in realtà sembra essere in calo. Secondo i dati del ministero dell'Istruzione cinese sarebbero 20mila in meno rispetto allo scorso anno, un record in negativo, sottolinea un articolo del Quotidiano del Popolo, rispetto ai 10.5 milioni di studenti che segnarono il record del 2008. A registrare il minimo storico quest'anno sembrano essere la città di Pechino, la provincia del Liaoning e del Jiangsu, con cifre dimezzate rispetto a 10 anni fa.
Record invece per le provincie del Guangxi, del Sichuan e dello Hunan, dove si è registrato un aumento considerevole degli studenti registrati all'esame del Gaokao, con circa 22mila studenti in più nel Guangxi e un totale di oltre 571mila studenti nel Sichuan.
09 GIUGNO 2016
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