STORIA DELLA FOTOGRAFIA IN CINA
di Andrea Marcelloni
Storia della fotografia in Cina. Le opere di artisti cinesi e occidentali.
Marco Meccarelli, Antonella Flamminii
Novalogos, 2011
€ 27,00
Roma, 10 gen.- Ultimamente sono sempre più numerosi i clienti che mi chiedono informazioni sulla diffusione della fotografia come forma artistica in Asia, ed in particolare in Cina ed in Giappone. Ogni volta che mi viene posta questa richiesta mi viene in mente il nome di Felice Beato, uno dei primissimi occidentali (il padre era britannico e la madre italiana) a scattare fotografie in Asia Orientale, e di cui fino a non molto tempo fa si poteva trovare in commercio il libro edito dai fratelli Alinari “Verso Oriente. Fotografie di Antonio e Felice Beato”.
Ma non è di una raccolta fotografica che vi voglio parlare, bensì di un lavoro che è andato a scoprire e ripercorrere la storia dell'introduzione e della diffusione della fotografia – questa meravigliosa arte – in Cina.
Il libro in questione, pubblicato da Novalogos nel 2011, si intitola “Storia della fotografia in Cina” ed è il frutto di una collaborazione tra uno storico dell'arte orientale ed una storica dell'arte occidentale, vale a dire Marco Meccarelli e Antonella Flamminii.
Si tratta del primo lavoro italiano sull'argomento ed è strutturato in tre parti: nella prima, a cura di Marco Meccarelli, viene analizzata la nascita e la diffusione della fotografia in Cina, avvenuta a partire dalla prima guerra dell'oppio (1839-1842), passando attraverso la storia dei primi fotografi cinesi per poi arrivare all'utilizzo delle immagini a fini propagandistici fino alla fine degli anni '70 del Novecento. L'ultima parte, invece, a cura di Antonella Flamminii, ripercorre la nascita della fotografia in Occidente ed il suo diffondersi in Cina attraverso la ricostruzione delle esperienze di diversi fotografi non asiatici che operarono in Estremo Oriente, soprattutto a Hong Kong e a Shanghai (torniamo a Felice Beato ma anche a Fosco Maraini, padre Giovanni Bricco e padre Leone Nani).
Tra le due parti, un saggio a cura di Yee Wah Foo, docente alla Lincoln University (UK) e membro onorario del Museo di Nanchino, racconta l'esperienza di suo nonno, Fu Bingchang, fotografo cinese inviato dal Generale Chiang Kai-shek come ambasciatore della Cina nazionalista prima in Russia (1943-49) e poi in Francia (1949-53).
La lettura del libro, devo dire molto interessante, ci da una visione piuttosto completa di cosa è stata la fotografia e la diffusione di quest'arte in Cina sia dal punto di vista orientale che dal punto di vista occidentale. Oggi fare fotografie – anche grazie alle nuove tecnologie – è sempre più semplice, le immagini sono diventate una parte integrante della nostra vita e delle nostre relazioni con gli altri, ma poco più di un secolo fa la situazione era assai diversa. “Storia della fotografia in Cina” ci racconta una parte di questo processo, e di come anche grazie all'arte fotografica due culture molto lontane sono oggi incredibilmente vicine.
Da sottolineare a fine libro una bella raccolta di immagini, che vanno dal 1850 al 1966.
Vi aspetto in libreria.
Marco Meccarelli orientalista e storico dell'arte orientale, è cultore della materia presso la Sapienza di Roma e collaboratore delle riviste Civiltà e Archeo.
Antonella Flamminii, storica dell'arte occidentale, specializzata in Archeologia Orientale presso la Sapienza di Roma.
Andrea Marcelloni, sinologo, è il proprietario di Orientalia, la libreria di Roma specializzata in orientalistica. Si trova in via Cairoli, 63, nel cuore dell'Esquilino. Ogni settimana Andrea Marcelloni offrirà ai nostri lettori spunti di lettura.
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