SHENZHEN

di Andrea Marcelloni*


Guy Delisle
Titolo originale: Shenzhen
Rizzoli Lazard, 2014
€ 16,00

Roma, 9 mag.- Sono stato a Shenzhen – città della Cina meridionale a pochi chilometri da Hong Kong – nel lontano 1996, durante un soggiorno di studio, e ricordo di essere rimasto molto colpito da quella cittadina così nuova, praticamente nata pochi anni prima dal nulla e dove non esistevano né anziani né bambini, ma solo lavoratori provenienti da ogni regione della Cina.

Circa dieci anni dopo, nel 2007, è arrivata in libreria edita da Fusi Orari la prima edizione di una Graphic Novel scritta da un autore canadese a me sconosciuto: lui era Guy Delisle ed il suo lavoro si chiamava semplicemente “Shenzhen”. Inutile dire che mi sono tuffato immediatamente nella lettura di questa storia a fumetti e la cosa che più mi ha colpito è stata la sensazione di aver già vissuto alcune delle scene descritte dall'autore. Una sorta di déjà vu. Molte delle cose che avevo notato e che mi avevano colpito nell'atteggiamento dei cinesi, non solo di Shenzhen ma anche più in generale, le avevo ritrovate in quella storia.
Per qualche strano motivo il testo è andato praticamente esaurito in breve tempo, ma per fortuna quest'anno ci viene riproposto in una nuova edizione da Rizzoli Lazard, la casa editrice di fumetti fondata da Hugo Pratt e poi acquisita dal gruppo RCS.

La storia ripercorre l'esperienza di tre mesi vissuta dallo stesso autore nel 1997 (un anno dopo il mio viaggio), quando si recò in Cina come supervisore di un lavoro di animazione per una compagnia francese. Nonostante la vicinanza con Hong Kong, Shenzhen era molto diversa dall'ex-colonia britannica: quasi nessuno parlava inglese e spesso Delisle doveva ricorrere al disegno per comunicare. Ma tante erano le differenze culturali e le stranezze osservate - il modo di fare (o meglio di non fare) la fila, il dentista che operava per strada, le modalità di passarsi i soldi in banca, lo sguardo incredulo di molti che vedevano uno straniero per la prima volta, il poter tranquillamente dormire sul posto di lavoro, i principi base per potersi muovere in un mare di biciclette senza venire travolti - che l'autore decise di realizzarne una storia a fumetti.

Personalmente ho trovato il lavoro di Guy Delisle molto ben fatto, non solo nei disegni (sembra tra l'altro che alcune tavole siano state realizzate da artisti cinesi amici dell'autore), ma soprattutto per essere riuscito perfettamente a catturare e descrivere, anche con grande ironia, degli atteggiamenti tipici della Cina degli anni '90, e che forse oggi almeno nelle grandi città sono scomparsi. Io, come già accennato, mi sono ritrovato in pieno in molte scene descritte in quell'avventura, e le ho rivissute sorridendo. E questa, a mio avviso, e la forza principale di “Shenzhen”.
Vi aspetto in libreria.

 

L'autore

Guy Delisle, (Québec, 1966) è un fumettista canadese. Ha lavorato in diversi studi di animazione non solo in Canada ma anche in Asia. Oltre a Shenzhen, in italiano è possibile trovare: “Pyongyang” (2003), “Cronache birmane” (2007), “Cronache di Gerusalemme” (2012) - vincitore del Festival international de la bande dessinée d'Angoulême come miglior opera – e “Diario del cattivo papà 1 e 2” (2013).
Per maggiori info sull'autore e le sue opere: http://www.guydelisle.com/


 

*Andrea Marcelloni, sinologo, è il proprietario di Orientalia, la libreria di Roma specializzata in orientalistica. Si trova in via Cairoli, 63, nel cuore dell'Esquilino. Ogni settimana Andrea Marcelloni offrirà ai nostri lettori spunti di lettura. 

 

25 aprile 2014


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