SE NON E' AMORE VERO ALLORA E' SPAZZATURA
di Andrea Marcelloni*
Se non è amore vero allora è spazzatura
Metropoli d'Asia, 2011
Titolo originale: Shenme shi laji, shenme shi ai (2007)
Traduzione dal cinese: Paolo Magagnin
€ 14,50
Un personaggio che ha fatto molto parlare di sé nel panorama della letteratura contemporanea cinese è stato sicuramente lo scrittore Zhu Wen.
Nato nel 1967, in piena Rivoluzione Culturale, ha lavorato come ingegnere in una centrale elettrica di Nanchino fino al 1994 quando, stufo della vita che conduceva (e dei benefici economici che la sua professione e la crescita economica della Cina gli garantivano), decide di “mollare tutto” per cominciare la carriera di scrittore.
In quell'anno pubblica Wo ai meiyuan (edito in Italia nel 2009 con il titolo “Dollari, la mia passione”), una raccolta di racconti brevi che per lo stile ed i contenuti attira immediatamente l'attenzione della censura cinese. E ovviamente del pubblico.
Nel corso degli anni novanta ha pubblicato altri racconti brevi, fino alla realizzazione del suo primo – e al momento unico – romanzo, Shenme shi laji, shenme shi ai, edito in Italia da Metropoli d'Asia con il titolo di “Se non è amore vero allora è spazzatura”, il libro che vi presento questa settimana.
Si tratta di un romanzo particolare, diverso da quanto generalmente leggiamo da autori della sua generazione. A differenza di quasi tutti gli scrittori che hanno vissuto la Rivoluzione Culturale, infatti, Zhu Wen non scrive del passato e del periodo maoista, ma si concentra esclusivamente sul presente e sulla vita nelle grandi metropoli cinesi.
“Se non è amore vero allora è spazzatura” ha come protagonista uno scrittore in crisi di creatività. La vita sembrerebbe andargli bene, è giovane, ha un bell'appartamento, una ragazza e diversi amici che lo invidiano. Ma la realtà è ben diversa. Non riesce a scrivere, il rapporto con la fidanzata non va avanti e Xiao Ding - questo il nome del protagonista - si ritrova immobile, fermo nella sua esistenza, ad osservare gli altri che invece corrono e si affaticano per star dietro ai vari impegni e al progresso che avanza. Il fatto è che Xiao Ding non ha nessuna intenzione di muoversi, né di imparare da quanto gli accade intorno. Passano i mesi e rimane fisso sulle sue posizioni, più vecchio ma non più saggio. Una chiara denuncia dell'individualità e del cinismo che caratterizzano la società cinese in continua trasformazione.
Anche lo stile di Zhu Wen è molto interessante: ironico, tagliente e ricco di dialoghi dove gli improperi sono spesso un intercalare più che un'offesa diretta. Un libro che fa riflettere e pensare su cosa realmente facciamo per noi stessi e su cosa invece facciamo perché “costretti” da qualcos'altro.
Vi aspetto in libreria.
L'autore
Zhu Wen (1967), nato a Quanzhou, nella provincia del Fujian. È considerato una delle figure centrali e più discusse del panorama letterario cinese. Laureatosi in ingegneria elettronica presso la Dongnan University di Nanchino, ha lavorato presso una centrale elettrica della stessa città fino al 1994, anno in cui si è licenziato per intraprendere la carriera di scrittore.
Nel 1998 è uno dei promotori del movimento letterario Duanlie (Rottura), che denuncia la distanza tra l'Accademia, i circoli letterari e gli scrittori. Dal 2000 è anche regista. In Italia sono stati pubblicati, entrambi da Metropoli d'Asia, “Dollari, la mia passione” (2009) e “Se non è amore vero allora è spazzatura” (2011).
*Andrea Marcelloni, sinologo, è il proprietario di Orientalia, la libreria di Roma specializzata in orientalistica. Si trova in via Cairoli, 63, nel cuore dell'Esquilino. Ogni settimana Andrea Marcelloni offrirà ai nostri lettori spunti di lettura.
10 ottobre 2014
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