Raffaello Pantucci: Cina, terrorismo e "foreign fighters"

di Valeria Manieri

 

Roma, 18 mar. - Questa settimana su Radio Radicale AgiChina ha sviluppato un approfondimento sul terrorismo e le specificità e le ramificazioni in Cina.

Valeria Manieri e Francesco Radicioni hanno intervistato l'esperto in terrorismo internazionale (Cina, Asia Centrale, Europa) Raffaello Pantucci, Direttore del Dipartimento per la sicurezza internazionale presso l'Istituto RUSI di Londra e autore di un recentissimo e attualissimo libro dal titolo "We love death as you love life".

Partendo dalla legge antiterrorismo in discussione dallo scorso autunno a Pechino e che dovrebbe passare all'esame del Comitato permanente "nei tempi opportuni" (n.d.r.), l'esperto ha offerto una analisi sul terrorismo di matrice islamica-uigura, su come la Cina stia cercando di gestire le crescenti tensioni nello Xinjiang e sui flussi sempre più importanti di "foreign fighters" da e verso il medioriente. Inoltre l'occasione è stata utile per provare a comparare questi fenomeni con quanto l'Europa sta conoscendo a causa delle azioni e delle minacce dell'ISIS.

Soluzioni cinesi per problemi che sono fino ad oggi apparsi solo come questioni interne alla Cina oppure problemi sempre più globali, con radici comuni, che necessitano di uno scambio di buone pratiche tra Occidente e Oriente per combattere una sempre più insistente minaccia?

Si è discusso infine di come stia cambiando il ruolo della Cina sullo scacchiere internazionale e della sua influenza nei processi di stabilizzazione di aree sempre calde come ad esempio l' Afghanistan.

Da tutto questo e molto altro è stata caratterizzata la conversazione a tre su Radio Radicale, analizzando specificità del terrorismo in Cina ma anche i tratti comuni e le soluzioni possibili su scala internazionale.

 

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18 marzo 2015

 

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