L'IMPERATORE DELLA CINA

di Andrea Marcelloni*

 

L'Imperatore della Cina
Joachim Bouvet
Titolo originale: Portrait historique de l'empereur del la Chine
Introduzione e traduzione di Michela Catto
Guanda, 2015
€ 14,00

 

Roma, 29 mag.- Un'interessante novità da poco arrivata negli scaffali delle librerie italiane è “L'Imperatore della Cina” di Joachim Bouvet, edito da Guanda.

Ad una prima rapida occhiata mi sono meravigliato e domandato perché mai un editore italiano avesse deciso di pubblicare la biografia di Kang Xi, terzo Imperatore della dinastia Qing (1644-1911) e uno dei più importanti sovrani della storia dinastica cinese, quando in commercio ne esiste già una scritta dal sinologo Jonathan Spence (Imperatore della Cina. Ritratto di K'ang-Hsi, Adelphi). Poi però ho focalizzato la mia attenzione sull'autore e in pochi attimi ho capito: Joachim Bouvet era un matematico gesuita francese che nel 1685 partì per la Cina insieme ad un gruppo di missionari-scienziati per quella che fu la prima spedizione finanziata dal Re Sole Luigi XIV e sotto il patrocinio dell'Accademia Reale delle Scienze (la cosiddetta “missione dei matematici del re”). Scopo della missione era ovviamente quello di continuare l'opera di evangelizzazione della Cina avviata dai primi missionari e soprattutto da Matteo Ricci, ma c'erano anche altre ragioni: esportare la cultura ed i saperi francesi, raccogliere informazioni scientifiche e libri cinesi da diffondere presso le accademie scientifiche europee e, aspetto non meno importante, rompere il monopolio che la corona portoghese aveva sulle navi in partenza per la Cina sin dalla fine del XV secolo.

Durante la sua permanenza a Pechino (vi arrivò nel 1688), Bouvet entrò in stretto contatto con Kangxi e passò ore ed ore al suo cospetto. Nel 1697 tornò a Parigi per un breve periodo e diede alle stampe il “Portrait historique de l'empereur del la Chine”, un libretto dedicato a Luigi XIV in cui si esaltavano i successi della diffusione dei saperi francesi presso la corte cinese e si presentava un imperatore molto simile per virtù e capacità di governo al Re Sole e, soprattutto, ormai prossimo alla conversione al cristianesimo.

In un periodo difficilissimo per i missionari gesuiti in Cina, fortemente criticati per come stavano gestendo la questione legata al rapporto tra cristianesimo e riti cinesi, il “portrait” di Bouvet è considerato da molti come l'ultimo disperato tentativo di convincere la corte francese prima e tutta l'Europa cristiana poi della bontà dei risultati ottenuti dai gesuiti, con l'ormai imminente conversione dello stesso imperatore. Il testo venne poi tradotto anche in italiano e pubblicato a Padova nel 1710 in un'edizione in parte epurata a causa della fortissima censura messa in atto in quegli anni.

 

Il libro appena pubblicato da Guanda è la traduzione dell'originale ritratto che Bouvet fece di Kangxi per Luigi XIV, comprese la parti censurate, e rappresenta quindi uno straordinario documento storico.


Molto interessante, anche per capire bene il contesto in cui va letto, l'introduzione della traduttrice Michela Catto e la bibliografia essenziale ragionata alla fine.

 

Vi aspetto in libreria.



Gli autori

 

Joachim Bouvet (1656–1730), è stato un matematico, filosofo e gesuita francese. Partito per la Cina nel 1685, fu uno degli insegnanti di matematica ed astronomia dell'imperatore Kangxi. Michela Catto, si è perfezionata alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha lavorato a Trento (Fondazione Bruno Kessler), Università di Padova, Torino (Fondazione Luigi Firpo), Firenze (SUM), e Parigi (EHESS- Marie Curie Fellow). Il suo principale oggetto di studio è la Compagnia di Gesù, la sua spiritualità e la sua attività missionaria. Attualmente è impegnata in alcuni progetti riguardanti la Compagnia di Gesù in Cina.


*Andrea Marcelloni, sinologo, è il proprietario di Orientalia, la libreria di Roma specializzata in orientalistica. Si trova in via Cairoli, 63, nel cuore dell'Esquilino. Ogni settimana Andrea Marcelloni offrirà ai nostri lettori spunti di lettura.

 

29 maggio 2015

 

© Riproduzione riservata