Roma, 16 lug. - Un viaggio lungo la Via della Seta fino al cuore dell'arte contemporanea. Un viaggio immaginario lungo quel filo invisibile che univa Oriente e Occidente reso possibile grazie a "Encountering: new Art on the Silk Road", una Biennale internazionale di arte contemporanea, inaugurata il 25 giugno a Urumqi, nella regione autonoma del Xingjiang, lì dove le carovane e i mercanti si incontravano in una convergenza di culture su quello che rappresentava lo snodo principale dell'antica via della Seta.
La mostra, in programma fino al 23 luglio e unica ad essere organizzata dal ministero della Cultura cinese, ospita oltre 170 opere tra, dipinti, installazioni e sculture di 132 artisti provenienti da 18 Paesi. Un viaggio su una via lunga 8mila chilometri che un tempo univa Italia e Cina e che passa per il Nepal, la Turchia e la Grecia. E sono proprio Cina e Italia i protagonisti indiscussi della mostra, con ben 14 artisti provenienti solo dal Belpaese.
Responsabile delle selezioni degli artisti del Padiglione Italiano Maria Yvonne Pugliese, torinese di nascita e vicentina di adozione laureata il lettere, ma da sempre appassionata di estetica orientale, invitata a collaborare come consulente per il panorama italiano da Peng Feng, curatore della Biennale e già curatore del Padiglione Cina alla 54th Biennale di Venezia. Stefano Arienti, Bianco-Valente, Stefano Cagol, Aldo Giannotti, Piero Gilardi, Massimo Kaufmann, Iler Melioli, Marcantonio Lunardi, Cristina Treppo, Patrick Tuttofuoco, Devis Venturelli, Dany Vescovi, questi i nomi degli italiani scelti per esporre le proprie opere alla Biennale.
"La Biennale è un omaggio al ruolo della città di Urumqi nel collegare Oriente e Occidente; è la celebrazione degli scambi artistici e culturali che oggi sono ulteriormente amplificati dalla globalizzazione", racconta Peng Feng nel comunicato stampa della mostra.
Ed è proprio la moderna globalizzazione e il suo carattere globale che ha permesso alla Xinjiang International Art Biennale, che si tiene presso il Xinjiang International Convention & Exhibition Center, di ospitare anche Stati Uniti e Canada, a rappresentare una Via delle Seta contemporanea e globale con le rotte commerciali che toccano ogni continente.
Nella foto Massimo Kaufmann
16 luglio 2014
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