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Milano, 03 giu. - Flavia Vassallucci è una giovane sinologa autrice di una bella tesi di laurea sul turismo cinese in Italia, più esattamente su "Il fattore turistico nelle relazioni Cina-Italia. Il caso dello Zhejiang", relatore il prof Giovanni Andornino. La provincia dello Zhejiang è quella dalla quale proviene la stragrande maggioranza dell'emigrazione cinese in Italia. Di norma non si pensa a questa provincia come a un bacino di domanda turistica. I dati contenuti nella tesi mostrano però come lo Zhejiang abbia conosciuto in pochi anni uno sviluppo economico impressionante, che ne ha fatto una delle aree più dinamiche della Cina dal punto di vista economico, così da renderlo interessante anche ai fini dello sviluppo del turismo nel nostro Paese.
Per inciso lo Zhejiang è servito da sette aeroporti: Hangzhou, Ningbo, Wenzhou, Yiwu, Quzhou, Hangyan e Zhoushan, ed è confinante con la municipalità di Shanghai. Il profilo del turista dello Zhejiang, che emerge dalla tesi, mostra come dopo una prima esperienza di viaggio organizzato, si tende a passare alla scelta di un viaggio indipendente, costruito consultando il web, non solo booking.com, ma anche i siti cinesi più popolari come Qyer, Mafenwo, Tuniu. La ricerca è stata effettuata prendendo in considerazione da una parte un campione di 200 persone potenziali turisti che dallo Zhejiang voleranno verso l'Italia, in modo da comprenderne le loro motivazioni ed aspettative e d'altra parte, tramite interviste, sono state raccolte le opinioni e i consigli rivolti al mercato turistico italiano da parte di 20 turisti che hanno già trascorso le loro vacanze in citta' italiane.
Una ricerca che ha studiato da due prospettive diverse il profilo del turista dello Zhejiang: chi sogna di andare in Italia e chi da "esperto" cerca di dare qualche consiglio su cosa fare per meglio accogliere i turisti cinesi. In ogni modo entrambe le parti hanno portato ad un unico risultato: l'Italia è amata dai turisti dello Zhejiang, i teenager la conoscono tramite film o libri, e i più maturi per le prelibatezze culinarie e il vino; tuttavia nei loro racconti di viaggio si sono riscontati dei problemi dovuti ad una mancata promozione dell'intero territorio italiano.
Qui di seguito alcune delle risposte tratte dalle interviste effettuate. Una donna cinese in carriera ha detto: "Non ho avuto problemi con le procedure per il visto, invece ho avuto difficoltà con la lingua, gli italiani non parlano inglese e non ci sono neanche informazioni in lingua cinese....". Un giovane laureato: "Ho viaggiato con la mia famiglia e per i miei genitori non trovare del bollitore in albergo per l'acqua calda e del cibo cinese è stato un grande problema". Un' altra giovane che ama viaggiare con zaino e girare l'italia in treno ha risposto che uno dei maggior problemi dell'Italia e' la sicurezza: "Ho viaggiato con i miei amici, uno di loro è stato derubato. Uno dei grandi problemi dell'Italia è la sicurezza!". "Credo che i cinesi vadano solo nelle città (到此一游, dao bi yi lu), cioè le città icona dell'Italia dove si va solo per fotografare i monumenti e dire di essere stati lì. Ma questo in realtà non ha senso, viaggiare non significa solo immortalare qualcosa con un click, ma sperimentare una nuova cultura ed assaporarne nuovi cibi.
03 MAGGIO 2016