IL DAOISMO
di Andrea Marcelloni*
Il Daoismo. Storia, dottrina, pratiche
Maurizio Paolillo
Carocci, 2014
€ 16,00
Roma, 18 lug. - Negli ultimi anni molte dottrine orientali hanno conosciuto una diffusione sempre maggiore sia in Cina che all'estero, anche grazie ad alcune scoperte e ritrovamenti archeologici, e sempre di più sono stati i testi i testi pubblicati sull'argomento.
Tra questi, un saggio interessante, edito da Carocci e da poco arrivato in libreria, è “Il Daoismo. Storia, dottrina, pratiche”, scritto dal prof. Maurizio Paolillo, docente di Lingua e cultura cinese presso l'Università del Salento, che già due anni fa aveva pubblicato – sempre con Carocci – un testo simile sul Fengshui.
Il daoismo ha una storia millenaria e costituisce una tradizione ricchissima e tuttora vitale della civiltà cinese. Ancora oggi sono presenti in Cina alcuni templi, anche se la diffusione di tale dottrina non può certo essere paragonata a quella che ha avuto il buddhismo in Occidente. Mi ricordo che una volta, durante un viaggio nel Gansu, andai a visitare un tempio daoista: il monaco che mi accolse era molto diverso dai monaci buddhisti che ero più abituato a vedere, con i capelli rasati e le tuniche arancioni. Lui era vestito di blu ma soprattutto aveva dei capelli lunghissimi. Mi invitò a scuotere un vaso un contenente dei bastoncini di legno finché non ne uscì uno. Su di esso vi era scritto il mio futuro, che mi lesse con fare serio e quasi sacrale. Ovviamente si trattava di una pratica organizzata per i turisti (non solo stranieri) che mi ricordò molto la classica lettura dei bigliettini nei biscotti della fortuna, ma per me sapere che in quel luogo esisteva un tempio daoista dove in passato venivano svolte pratiche alchemiche e dove forse ancora oggi, lontano da occhi indiscreti, si praticano antichi rituali, era comunque significativo.
“Il Daoismo. Storia, dottrina, pratiche” è un testo sintetico (circa 200 pagine), accessibile a tutti, che non ha la pretesa di essere un manuale completo e dettagliato, ma che offre – a mio avviso – le basi per comprendere da diversi punti di vista le caratteristiche fondamentali del daoismo, rimandando poi attraverso un'attenta bibliografia ad approfondimenti più specifici.
Suddiviso in cinque capitoli, il libro analizza e descrive i principali aspetti legati a questa dottrina: si parte ovviamente con la storia del daoismo (dai primordi fino all'età contemporanea), per poi passare alla descrizione dei fondamenti metafisici presenti nel Laozi e nel Zhuangzi, al rapporto tra Uno e molteplice, alle metodiche legate al tema dell'immortalità e alle pratiche alchemiche. Infine, un'analisi delle concezioni legate alla geografia sacra daoista e alla sua visione del mondo.
Vi aspetto in libreria.
L'autore
Maurizio Paolillo, insegna Lingua e cultura cinese all'Università del Salento. Ha pubblicato numerosi lavori tra cui: “La lingua delle montagne e delle acque. Il libro delle sepolture (Zangshu) e la tradizione della geomanzia cinese (Fengshui)” (Canova, 2014), “Il Fengshui. Origine, storia e attualità” (Carocci, 2012), “Il giardino cinese. Una tradizione millenaria” (Guerini & Associati, 1996).
Sul Daoismo esistono numerosissime pubblicazioni. Io consiglio anche: “il Daoismo”, di A. Andreini e M. Scarpari (il Mulino, 2007), “Il Taoismo. Una tradizione ininterrotta”, di R. Kirkland (Astrolabio-Ubaldini, 2006), “Il Taoismo, religione non ufficiale della Cina”, di A. Seidel (Cafoscarina, 1997), “Storia del Taoismo”, di I. Robinet (Astrolabio-Ubaldini, 1993), “Il corpo taoista, di K. Schipper, (Astrolabio-Ubaldini, 1983), più ovviamente i classici taoisti “Tao Te Ching”, a cura di J.J.L. Duyvendak (Adelphi, 1994) e il “Zhuang-zi”, a cura di Liou Kia-hway (Adelphi, 1992).
18 luglio 2014
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