di Wang Jing
Traduzione a cura di Giovanna Tescione
Roma, 14 gen. - È una guerra a colpi di sfide e frecciatine velenose quella che si sta combattendo tra Han Han, noto scrittore cinese e famoso pilota di rally, il giovane, per intenderci, che ha osato sfidare una generazione di scrittori simbolo della Cina post-rivoluzione, e Guo Jingming, scrittore e regista, una celebrità sempre al centro dell'attenzione pubblica. I due, entrambi rappresentanti di una nuova generazione di scrittori, da tempo si rincorrono e si sfidano, punzecchiandosi con commenti poco ortodossi sulle capacità letterarie dell'altro. Han Han definito una "persona senza preparazione" da Guo Jingming e quest'ultimo bollato dal suo avversario come "uno scrittore di storielle per ragazzi".
Questa volta è Han Han a gettare il guanto di sfida; dopo il successo dei suoi romanzi e dopo la sua iniziazione al cinema nelle sembianze di Turbo, la lumaca supereroe, Han Han metterà in scena un film intitolato "Houhui wuqi", "chissà quando ci rivedremo", calandosi per la prima volta nei panni di regista.
Ma per alcuni netizen l'affronto verso Guo Jingming è lampante, soprattutto se arriva all'indomani della popolarità ottenuta dopo le riprese del terzo capitolo della trilogia "Xiao Shidai", "Tiny Times" in inglese. Una popolarità, questa volta, ottenuta non certo per le sue doti artistiche. Seguito da oltre 26.5 milioni di fan, il giovane e stravagante regista, che si definisce un "idolo" e "il sogno di una generazione", è sempre al centro del dibattito per il suo modo di ostentare lusso e ricchezza. E non si è smentito nemmeno questa volta: Guo Jingming è sbarcato a Roma agli inizi di dicembre per girare il suo ultimo film, mentre una foto scattata a Piazza di Spagna di lui accompagnato da quattro attrici vestite con marchi di lusso come Fendi, Lanvin e Bottega Veneta e pubblicata sul suo account Weibo, il Twitter cinese, ha riacceso i riflettori facendo infuriare gli utenti per l'eccessivo esibizionismo.
Eletto nel 2007 'personaggio più odiato' dell'anno su uno dei più noti forum online per il terzo anno consecutivo, Guo Jingming non tarda mai a far parlare di sé, nel bene e nel male. Personaggio discusso, il giovane regista, classe 1980, comparso nella lista di Forbes per il nono anno consecutivo, nel 2011 è in vetta alle classifiche degli scrittori cinesi più ricchi e al centro delle scene pubbliche dal 2003, quando il suo primo romanzo "Huang Cheng" vende oltre 800mila copie in soli due mesi.
Ma la sua scalata al successo come regista inizia proprio con il suo primo film "Xiao shidai", ispirato all'omonimo romanzo, un bestseller che ha dominato il botteghino con incassi superiori a 800 milioni di yuan (97 milioni di euro circa). Sulla scia dei primi due capitoli della trilogia, star ultra famose raccontano le emozioni di una nuova generazione alla moda e determinata, sullo sfondo di ville sfarzose, auto di lusso e sfilate d'alta moda, un'arma vincente che ne ha permesso il successo immediato.
Un personaggio in netto contrasto con Han Han, Guo Jingming, eccentrico e scaltro, criticato da molti per aver messo in scena una visione materialistica della vita con il rischio di degenerare in una crisi dei valori, ma elegante e raffinato nella scrittura, l'altro, Han Han, lingua tagliente della nuova letteratura che denuncia i vizi di una generazione e i problemi di un Paese con uno stile molto più colloquiale.
Ma alle accuse Guo Jingming risponde che "il materialismo è inevitabile nella nostra generazione" è che lui è "l'unico che ha avuto il coraggio di rompere il silenzio e demolire un tabù".
14 gennaio 2014
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