GIORNI CINESI
di Andrea Marcelloni*
Giorni cinesi
Angela Terzani Staude
Longanesi, 2012
(Prima edizione 1987)
€ 18,60
Roma, 28 mar. - Questa settimana vorrei riprendere il discorso sulle esperienze di viaggio in Cina. Così, dopo aver parlato del soggiorno di Richard Wilhelm avvenuto a cavallo tra il XIX ed il XX secolo (“L'anima della Cina”, Ibis) e – ancor prima – delle incredibili avventure di Joseph Needham negli anni '40 e '50 (“L'uomo che amava la Cina”, Adelphi), quest'oggi mi è tornato alla mente un libro molto interessante che racconta la Cina post-rivoluzione culturale.
Nel 1980 Angela Terzani Staude, moglie del giornalista Tiziano Terzani, corrispondente di Der Spiegel, dell'Espresso e della Repubblica, accompagnò il marito in un viaggio nella Repubblica Popolare Cinese. “Giorni cinesi” è il resoconto di quel viaggio, durato circa tre anni, in cui la famiglia al completo – erano presenti anche i due figli della coppia – viaggiò in treno, corriera e bicicletta, visitando città e villaggi e incontrando uomini e donne dai destini più diversi.
La prima impressione che si ha leggendo questo diario è l'impatto che la Rivoluzione Culturale aveva avuto sul territorio, sulla società e sulle persone. “Arrivammo in Cina nel 1980, più di vent'anni fa. Ne erano passati appena trenta da quando ilo paese era diventato socialista. Ma la rivoluzione era stata così radicale da cancellare ogni traccia di quello che era stato il Celeste Impero, e neanche il fatto che quasi ogni persona che incontravo fosse nata, e spesso anche cresciuta, in quell'altro universo me lo ravvicinava”.
D'altronde quando si viaggia non sempre si trova quel che si cerca. La lettura di questo interessantissimo resoconto di viaggio mi ha fatto naturalmente ritornare indietro nel tempo a quando ho viaggiato io in Cina. La situazione era certo diversa ma ho comunque trovato delle similitudini con il racconto dell'autrice, ad esempio nelle descrizioni dei treni (non credo che tra il 1980 ed il 1992 ci fossero molte differenze) e nelle reazioni di molti contadini di fronte ai primi occidentali che incontravano.
Accompagnando il marito nei suoi reportage, Angela Terzani Staude ha avuto la possibilità non solo di offrirci una descrizione precisa e dettagliata della vita in Cina nei primi anni ottanta, ma soprattutto ha saputo cogliere e raccontare quello che la popolazione cinese ha vissuto negli anni precedenti, quel tentativo lanciato dal Presidente Mao di creare una nuova società e che invece scatenò una vera e propria “guerra civile”.
Eppure Tiziano e Angela Terzani finirono per amare la Cina, il suo popolo e quel che nei secoli aveva costruito e pensato. Perché molte delle risposte che ottennero dai cinesi alle loro domande derivavano da una saggezza ed una sapienza antica, che non era stato possibile cancellare.
Nonostante tutto, già allora la Cina stava cambiando e non c'era più tempo per il passato: “In Cina, come da noi, sta facendosi largo, insieme al nuovo denaro, un materialismo sfrenato che cancella gli ultimi residui della grande tradizione. Se è stata micidiale la distruzione del «vecchio» da parte del Presidente Mao, la corsa dei suoi successori nel Partito al nuovo, al moderno, all'«americano», non lo è di meno".
Vi aspetto in libreria.
L'autrice
Angela Terzani Staude (1939) è nata a Firenze da genitori tedeschi. È cresciuta in Italia e ha studiato lingue a Monaco. Dal 1972 ha vissuto con il marito e i figli in Asia: Singapore, Hong Kong, Pechino, Tokyo, Bangkok e Delhi, per tornare a vivere a Firenze nel 2004.
Oltre a “Giorni cinesi” ha pubblicato anche “Giorni giapponesi” (Longanesi, 2006).
*Andrea Marcelloni, sinologo, è il proprietario di Orientalia, la libreria di Roma specializzata in orientalistica. Si trova in via Cairoli, 63, nel cuore dell'Esquilino. Ogni settimana Andrea Marcelloni offrirà ai nostri lettori spunti di lettura.
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