Traduzione a cura di Giovanna Tescione
Roma, 15 mar. - Ricchi e facoltosi i 'paperoni' cinesi sono sempre più quelli che hanno in mano le redini del Paese. A dirlo è la Hurun Rich List 2016, l'equivalente cinese della classifica Forbes che stila la lista degli uomini più ricchi di tutta la Cina. Secondo un articolo pubblicato la scorsa settimana da Caixin, nota rivista economico-finanziaria di Pechino, tra i 568 'paperoni' scelti per entrare a far parte della classifica dei miliardari 2016, 107 sarebbero tra le fila politiche del Paese e avrebbero preso parte al Lianghui (两会), le 'due sessioni' che vedono riuniti i due massimi organi consultivi del Paese, l'Assemblea Nazionale del Popolo e la Conferenza politica consultiva. Divisi tra ANP e Commissione politica consultiva, 57 la prima e 50 la seconda, i 107 ricconi membri del Linaghui hanno una ricchezza media, secondo Caixin, che supera i 350 miliardi di dollari.
Al quarto posto nella classifica complessiva, e al primo tra i 107 appartenenti al Lianghui, troviamo Ma Huateng, co-fondatore di Tencent, la più grande compagnia Internet cinese, a pari merito con un altro big, Zong Qinghou, patron del colosso della distribuzione alimentare Wahaha. Il primo cinese della lista Hurun, pubblicata a fine febbraio, è invece Wang Jianlin, magnate del gruppo immobiliare Wanda, che conquista il primo posto soffiandolo a Li Hejun, azienda leader del fotovoltaico cinese. Wang però non è tra le fila del Lianghui e nella classifica generale riferito ai miliardari di tutto il mondo è al 12esimo posto.
Un po' di numeri. Con un età media di 56 anni, secondo la classifica Hurun, tra i paperoni cinesi alla guida del Paese 48 sono oltre i 56 anni, mentre 59 sono tra i 'giovani'. A dominare le classifiche molto di più gli uomini, oltre i 100, e solo 6 donne, tra cui compare, anche se al penultimo posto della classifica cinse, il nome di Tao Huabi, delegata del Guizhou e regina della 'Lao Ganma' (老干妈), la salsa al peperoncino famosa in tutta la Cina di cui Tao è stata l'ideatore, presidente e fondatrice dell'azienda che la lanciò, ma che tuttavia - sottolinea lo Caixin - quest'anno non è riuscita a partecipare al Lianghui per problemi di salute.
Continuando con i numeri si apprende che 33 su 107 sono nel mondo degli affari e del settore immobiliare, 18 nell'ambito di operazioni di investimento, 14 in campo medico e solo 4 nel mondo legato al Web. Mentre i paperoni con una ricchezza superiore ai 10 miliardi di dollari appartengono al settore della scienza e tecnologia, degli investimenti e del real estate.
Anche quest'anno la Cina supera gli Stati Uniti nel numero di miliardari con 90 paperoni in più rispetto allo scorso anno e che sale così a 568 contro i 535 degli USA, secondo Hurun. Ma la Cina quest'anno si aggiudica anche un altro primato, quello dei miliardari più giovani, 28 quelli cinesi contro i 19 americani. Anche se, bisogna dirlo, nella top 10 continua a non esserci nessun cinese, dove per lo più svettano invece gli americani che al primo posto riconferma Bill Gates.
15 MARZO 2016
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