DRAGO E DRAGONE

di Lionello Lanciotti
Roma, 17 feb. - Il 23 gennaio scorso i Cinesi hanno festeggiato l'inizio dell'anno del drago. Il drago è sempre stato un animale, mentre il dragone è un soldato a cavallo. San Giorgio uccide un drago, non un dragone, altrimenti si sarebbe trattato di uno scontro tra due cavalieri. Non è chiaro se la prima raffigurazione pittorica di questa leggenda rappresenti veramente un drago. In latino il termine draco/draconis indica un grosso serpente, come quello che avrebbe soffocato Laocoonte e i suoi figli. In ogni caso il drago come il serpente simboleggia il male. Anche la Vergine lo schiaccia.
Per indicare la differenza tra i due termini gli Inglesi distinguono fra l'animale Dragon ed il soldato Dragoon. I Tedeschi chiamano il primo Drache ed il secondo Dragoner. Solo i Francesi chiamano entrambi Dragon. In portoghese il termine per drago è Dragao, che si pronunzia Dragon. Il primo a parlare di dragoni imperiali fu il gesuita maceratese Matteo Ricci (XVI secolo). Alla pari di altri missionari che si recavano in Cina, Ricci trascorse prima un periodo a Coimbra, in Portogallo, dove studiò il portoghese. Fu il primo occidentale a parlare del drago che dal portoghese trasformò nel nome di dragone. Parlare di dragone cinese è un derivato, quindi, dal portoghese. Dall'epoca di Matteo Ricci qualche autore ha usato, impropriamente, il nome di dragone al posto di drago.
Il drago cinese ha spesso in bocca una palla o una perla. La perla è simbolo di pioggia, elemento indispensabile per un popolo come il cinese, eminentemente contadino. E' quindi più corretto parlare di drago cinese e lasciare il dragone alla terminologia militare.