Cosa spinge Trump ad intensificare i rapporti con la Cina
Atteso l'incontro tra i due leader a Miami

Il presidente cinese Xi Jinping è a Miami per incontrare Donald Trump. L’incontro è molto atteso vista l'importanza delle relazioni tra i due leader. Ecco alcuni dati che fanno capire quanto la delicatezza della questione:
- Dal 1979 a oggi il commercio bilaterale è cresciuto 207 volte passando da 2,7 a 550 miliardi di dollari.
- Negli ultimi 10 anni l'export Usaverso la Cina è cresciuto del'12% annuo.
- Ogni 17 minuti atterra o decolla un aereo tra i due Paesi.
- Oltre tre milioni di posti di lavoro americani dipendono direttamente o indirettamente dalla Cina.
- Il mercato americano è, insieme all'Europa, la prima destinazione dei prodotti e dei componenti per l'industria cinesi.
- Se la Cina, smettesse di acquistare prodotti americani, per fare un esempio, 150mila lavoratori americani della Boing perderebbero il posto di lavoro, considerando che il 26% degli aerei esportati dalla Boeing sono comprati dai cinesi.
- Pechino acquista il 56% della soia americana veicolata all'estero.
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Un rapporto necessario
Donald Trump spinge per intensificare i rapporti con la Cina, preoccuparlo per la grave crisi in Siria e il rapporto con la Russia. Tutta la strategia sia economica che politica di Trump passa e passerà da Pechino, oltre che da Mosca. Un divorzio fra questi giganti avrebbe conseguenze devastanti sugli Usa e su tutto il mondo occidentale. In particolare aprirebbe un fronte internazionale che il presidente americano, già impegnato sulle questioni interne, non può permettersi. Stessa situazione per Xi Jinping.
La questione della Corea del Nord
Sul fronte politico in agenda c'è il tema della Corea del Nord. E' auspicabile e probabile che ci sia un segnale di apertura da parte di Pechino nel proporre maggior attenzione a non finanziare l'industria nordcoreana. Dall'altro lato, Washington farà concessioni sul mar Cinese meridionale, area di cruciale importanza perché vi transita larghissima parte delle merci del mondo.
Trump passa a toni più pacati
Sul fronte economico, Trump abbasserà i toni sul fatto che i cinesi tolgano spazio e posti di lavoro agli americani, anche perché non è vero. Scenderà, inoltre, a più miti consigli sul tema dei dazi sul Made in China e passerà da una fase di slogan aggressivi, tipici della campagna elettorale, a una più garbata, razionale e cauta che si addice a un leader di governo. A beneficiarne sarà l'intero sistema economico occidentale.
Per approfondire:
- Usa-Cina: Tillerson a Pechino a consulto sulla Corea del Nord
- L'ombra di Pyongyang sul primo incontro tra Trump e Xi